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Venerdì, 29 Marzo 2024
Marconi San Paolo / Lungotevere Dante

Fiume Tevere: “Tra il Gazometro e Lungotevere Dante si è riformata una città”

Ancora insediamenti abusivi lungo il Tevere. Il fiume, stretto nella morsa dei rifiuti e degli occasionali incendi, non versa in buono stato. Pescatori e Vela Verde, ne continuano a monitorare le condizioni e chiedono interventi

La riqualificazione del fiume Tevere è una questione complicata. L’inquinamento, gli insediamenti abusivi, il degrado, sono fattori che non contribuiscono a migliorare un quadro già di partenza piuttosto difficile. Ci sono cittadini che provano a segnalare tempestivamente i problemi. Tuttavia, non sembra che questi continui campanelli d’allarme, siano recepiti dalle istituzioni.

LE SENTINELLE DEL FIUME - “L’anno scorso hanno tirato giù uno scaldabagno che mi è finito sulla barca. Potevamo ammazzarmi – ci dice Claudio – io sono un pescatore professionista di anguille. Quindi per lavoro e poi anche con la protezione civile, sto tutti i giorni in acqua”. Tra l’attività di volontariato e quella professionale Claudio è diventato “una sentinella di questo fiume” ci spiega. “Noi stiamo sempre qua, e segnaliamo, ma ci devono ascoltare”.

NUOVI INSEDIAMENTI ABUSIVI - Lo stato delle acque, come anche quello della flora ripariale, è costantemente monitorato da Claudio e dagli altri volontari della Protezione Civile.  “Il 21 c’è stato un incendio, ha preso fuoco un ettaro di macchia fluviale, in zona Lungotevere Dante. Lì hanno fatto uno sgombero circa 3 mesi fa. Ma è già da un po’ che sono tornati a viverci, con il risultato che i loro rifiuti finiscono nel fiume. E sono polibatteri fecali a gogò”. Il ritorno degli insediamenti abusivi, viene in effetti  segnalato già da qualche settimana.

I NECESSARI INTERVENTI - “Il Sindaco deve capire che qui ci sono trenta famiglie – incalza Claudio – che lavorano sul Tevere. E questi interventi di bonifica che fanno, se poi non sono seguiti dall’assegnazione degli spazi, non servono a niente. Buttano i soldi. Per me dovrebbero dare ad associazioni, cooperative o centri anziani. E non dico che devono darlo a noi – chiarisce- poiché già abbiamo la nostra sede a Ponte Marconi e ci basta ed avanza. L’ultima volta, le fiamme hanno quasi raggiunto un centro antiviolenza che sta a Lungotevere Dante. Bisogna agire in maniera accorta – conclude Claudio – in quel caso, fortunatamente sono intervenuti subito i Vigili del Fuoco. Però il rischio è stato grande e continuare così, non va”.

Tevere: i rifiuti lungo le sponde

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