Degrado in banchine sul Tevere e piste ciclabili. BiciRoma: "Fino a quando?"
L'associazine denuncia il degrado e la trascuratezza in cui versano le banchine del Tevere e le piste ciclabili. E si chiede: "Si aspetta un nuovo caso Moriccioli o Reggiani" per far cambiare la situazione?
Il degrado della banchina del Tevere tra Marconi e Prati. E' l'ultima denuncia da parte di BiciRoma. Non è la prima volta che l'associazione degli amanti delle due ruote fa notare la tragica situazione di trascuratezza in cui versa il fiume e le banchine, così come le piste ciclabili. Queste dovrebbero essere luoghi deputati a passeggiate a piedi o in bici e invece, sempre più spesso, al passante che decide di prendere una boccata d'aria, capita, come si evince dalle numerose denunce di BiciRoma, di dover aggirare la vegetazione incolta o di imbattersi in rifiuti lasciati a marcire, sparsi per terra o in mezzo ai fusti delle piante che crescono lungo il fiume, oppure in veri e propri insediamenti abitativi.
E' il caso della banchina nei pressi della zona Marconi che, come si nota guardando le foto scattate dall'associazione, è diventata una dimora di senzatetto. BiciRoma, sul suo sito, fa notare come inizialmente ci fosse solo una piccola tenda, poi due fino all'attuale situazione: è perfettamente visibile una maxi tenda con rifiuti intorno. Stessa identica situazione sotto il ponte Testaccio, dove si vedono diverse persone che bivaccano a terra. E se ad alcuni offre rifugio e riparo, in molte zone il Tevere diventa anche una discarica di rifiuti. Non è difficile infatti imbattersi in sacchetti di plastica imbrigliati tra i rami della vegetazione che cresce sulle sponde, aperti e maleodoranti. L'associazione degli amanti delle bici fa notare come i cittadini, a fronte di questo profondo degrado, siano costretti a pagare tasse sui rifiuti sempre più alte o debbano seguire le rigide regole della raccolta differenziata. BiciRoma ricorda che proprio in questi giorni il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, abbia inaugurato una mostra sul riciclo dei rifiuti in Piazza del Popolo. Sarebbe invece necessario un "giretto" lungo il Tevere per rendersi conto della situazione.
"La governatrice aveva stanziato ben 20.000 €, a chissà chi, per controllare la banchina del Tevere - si legge sul sito dell'associazione -, ma i cosidetti Tevere Ranger nessuno li ha mai visti se non al momento di fare le foto di propaganda e lo stato in cui è ridotto il fiume parla da solo. Un bell'esempio di come non dovrebbero essere usati i soldi pubblici!". Fino dove bisogna arrivare? Forse, si aspetta un "nuovo caso Moriccioli o Reggiani", chiede BiciRoma, per far adottare ai politici misure concrete? Ciò che farebbe realmente cambiare la situazione sono i controlli da parte delle Forze dell'Ordine, ma, avverte l'associazione descrivendo una delle foto, le auto della Capitaneria di Porto o della Guardia Costiera si recano sulla banchina solo per "a fare un saluto agli amici dei battelli, per il degrado si tira dritto, toccherà a qualcun altro intervenire...".
