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Viadotto della Magliana: lavori interrotti e traffico nel caos per mancanza di un tubo

Manca un corrimano d'acciaio per una curva a gomito del viadotto. Per questo i lavori, iniziati ad agosto, si sono protratti finora. Già applicate 22 mila euro di penali

Il bando per la sistemazione del ponte della Magliana è stato pubblicato. Ma i lavori sul viadotto ancora non sono terminati. Da cinque mesi si stanno trascinando, sottraendo una corsia ad una delle arterie più trafficate della Capitale.

L'operazione trasparenza

Il 7 gennaio la commissione Trasparenza di Roma Capitale si è dedicata ad analizzare le ragioni che hanno determinato l'eccessivo protrarsi dei cantieri. "Manca un corrimano di acciaio, che ancora non è stato consegnato alla ditta che ha vinto l'appalto per la messa in sicurezza del viadotto della Magliana. Quindi il cantiere, che si protrae ormai da agosto, non può essere ancora chiuso" hanno spiegato il presidente della commissione capitolina Marco Palumbo, insieme alla consigliera municipale Giulia Fainella (PD).  

Il problema e la penale

A chiarire in maniera tecnica quali sono state le cause dei ritardi, ha provveduto il geometra del Dipartimento SIMU che è responsabile del Municipio XI e XV.  Convocato in Commissione trasparenza, ha spiegato che l'appalto, "aggiudicato secondo gara pubblica, era stato fissato in 120 giorni per la difficoltà operativa dell'esecuzione di questo tipo di lavori che solitamente viene svolto a carreggiata chiusa, cosa che era impossibile su questa autostrada e quindi è stato realizzato su punti di 3 metri per 170 metri piu' la parte finale". Queste sono state le ragioni per cui erano stati preventivati 3 mesi di lavori. I cantieri invece sono durati ben oltre ed ancora non si sono conclusi. Motivo? La difficoltà a reperire, da parte della dittà che vincitrice del bando, il corrimano. Da qui i tanti rinvii ma anche una penale da 22 mila euro inflitta dal SIMU ed un contenzioso legale con il Campidoglio.

Il tubo che blocca la Capitale

"La Capitale d'Italia appesa a un tubo, bloccata da un corrimano d'acciaio. Sarebbe da ridere – ironizza il segretario regionale del PD Bruno Astorre - se non fosse vero e drammatico, che da mesi un intero quadrante della città e migliaia di persone sono costrette a vivere l'incubo del viadotto della Magliana mentre la sindaca Raggi pianifica funivie e alambicca ricette con nuove tasse green". Ad ogni buon conto, dopo i tanti rinvii "i tecnici del Simu hanno assicurato che il cantiere sarà  ultimato entro la fine di gennaio - hanno ricordato i consiglieri Palumbo e Fainella (PD) - Ci auguriamo che ciò avvenga e che nel frattempo sia data adeguata comunicazione ai cittadini sulle reali tempistiche". 

Un calvario per gli automobilisti

Le proteste dei cittadini per il protrarsi dei lavori sul viadotto, s'innestano sulle critiche già avanzate per la fallimentare canalizzazione del traffico sull'A91. In estate infatti, gli automobilisti che percorrendo la Roma Fiumicino erano diretti a Roma, hanno dovuto fare i conti con una discussa sperimentazione che li ha costretti ad interminabili file quotidiane. Nonostante l'iniziale posizione assunta dal Campidoglio, favorevole a mantenere il restringimento di carreggiata, la canalizzazione è terminata. Da allora è però iniziato il calvario per i lavori sul viadotto che dovevano concludersi nel novembre 2018.  O al più tardi, come dichiarò l'assessora Margherita Gatta davanti le telecamere di Buongiorno Regione, a dicembre. E trascorso un altro mese ed i cantieri sono ancora al loro posto, in attesa d'un tubo d'alluminio.

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