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Magliana Centro Storico / Via Filippo Marchetti

Muratella, la provocazione di Piccolo: “Spostare i nomadi ai Parioli o Prati”

Il delegato alle periferie del sindaco Alemanno, raccogliendo una denuncia dei residenti di via Marchetti, chiede di accelerare lo sgombero. Dura la risposta di Giorgio Mori, XX municipio

campi_romIn attesa di conoscere le tre aree che ospiteranno i campi rom (al momento le zone sono secretate, ndr), il campo nomadi della Muratella continua ad essere la vera spina nel fianco dell'amministrazione Alemanno, fonte di liti piuttosto dure tra gli stessi esponenti del Pdl. Dopo l'acceso confronto di qualche settimana fa tra l'assessore alle politiche sociali Belviso e il presidente della commissione sicurezza Fabrizio Santori, oggi a fronteggiarsi sono il delegato del sindaco allo sviluppo delle periferie, Samuele Piccolo e il consigliere del XX municipio, Giorgio Mori.

L'AFFONDO DI PICCOLO - Ieri Piccolo aveva ribadito la necessità di accelerare "lo sgombero del campo nomadi della Muratella". Il delegato alle periferie si è fatto portavoce di una serie di atti di vandalismo avvenuti nella zona di via Marchetti. "Ho sentito alcuni lavoratori delle aziende che hanno le loro sedi in via Marchetti", ha detto Piccolo, "e mi hanno portato la loro testimonianza su quello che succede quotidianamente in quella zona. Ieri hanno assistito dalle finestre dei loro uffici al raid vandalico di alcuni nomadi adolescenti che hanno massacrato una decina di auto parcheggiate al centro della strada con bastoni e spranghe".

Secondo Piccolo, "non è giusto che a pagare gli errori del buonismo della sinistra che ha permesso l'attuale situazione di degrado e pericolosità siano sempre e solo i cittadini delle periferie. Chiudiamo subito Muratella e restituiamo sicurezza e tranquillità a chi è stanco di essere considerato cittadino di serie b. Se questo non si può fare portiamo i nomadi ai Parioli, a Vigna Clara, in Prati o al Fleming. Forse solo così si capirà cosa significa vivere la periferia".

LA RISPOSTA DI MORI - Non è mancata la reazione alla provocazione di Piccolo di rilocalizzare i nomadi di Muratella a Parioli, Fleming e Vigna Clara. Il consigliere del XX municipio, Giorgio Mori, attacca: "Samuele Piccolo conosce bene tali zone, dove peraltro ha finanziato centinaia di cene politiche negli eventi elettorali, e dovrebbe ricordare da quanti anni i domicili di tali residenti sono stati violati, stretti come in una morsa da campi rom e insediamenti abusivi, voluti dalle precedenti amministrazioni di sinistra. Via del Bajardo, a Tor di Quinto dove insiste uno dei campi più socialmente pericolosi della città, è una via tempestata da croci (per morti violente) e rappresenta un vero e proprio carcere a cielo aperto, dove da sempre decine di persone, sottoposte a misure cautelari, sono recluse e vivono ai limiti della sostenibilità, mentre i bambini crescono, non scolarizzati, ai limiti della sostenibilità (nel fango). Il Presidente Giacomini ed io abbiamo chiesto da tempo lo sgombero del campo, ma sappiamo bene che la rilocalizzazione deve essere concertata col Comune, per modalità, tempi e compatibilità etniche e non ci sognamo nemmeno di indicare una zona dove trasferire asetticamente tale carico sociale. Infine Samuele Piccolo dovrebbe chiedere scusa alla famiglia Reggiani, visto che la tragedia del Novembre 2007 è avvenuta a venti metri dal Fleming ed è impossibile dire che tali zone "debbono imparare a conoscere cosa significa vivere la periferia".

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