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Parco del Tevere: un chilometro di sculture trasformate in un solo monumento al degrado

Un anno fa venivano realizzate sei statue, donate dall'Accademia di Belle Arti al Parco del Tevere. Oggi sono lo specchio fedele delle condizioni in cui versa quel chilometro di avere verde

Un anno fa, sei sculture realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti,  vennero sistemate nell'area verde di Magliana.  La loro presenza, contribuì ad impreziosire il parco del Tevere, da poco inaugurato dal Sindaco Marino. Per l’occasione il Municipio organizzò una manifestazione. Il nome scelto era evocativo: “Un km di arte e paesaggio sul Tevere”. Con il tempo, quel percorso si è modificato. Le sei sculture sono state in qualche modo assorbite dal paesaggio circostante. Fino a diventare un'unica opera d’arte: un solo, diffuso, monumento al degrado.

LE SCULTURE - La fine più indecorosa è spettata ala scultura realizzata con tappi di bottiglia. Raffigurava il viso sorridente di Papa Francesco. In assenza di manutenzione, complice probabilmente l’azione di qualche vandalo, si trova ora riversata in terra. Difficile anche distinguerla da un comune accomulo di rifiuti plastici. Nel km d’arte, era presente anche un’opera dedicata alla memoria di Daniele Fulli. “Pensiamo che sia un bel modo per onorare la sua memoria” aveva sottolineato l’allora presidente municipale Maurizio Veloccia, lanciando l'iniziativa del maggio 2016.

DEGRADO ED INSICUREZZA - Daniele Fulli, come l’ex minisindaco aveva ricordato,  “era stato  assassinato proprio qui, quando ancora questo spazio era alla mercé di occupazioni abusive, vandali, degrado e rappresentava  un grande elemento di insicurezza per tutto il quartiere”.  Sembra incredibile ma a distanza di un anno quel “chilometro di arte e paesaggio” non esiste più.  E’ stato spazzato via. Nel parco del Tevere hanno vinto il degrado e l’insicurezza.
 

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