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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il degrado si prende anche il Parco del Tevere: "Perchè non decentrare la gestione delle rive?"

Anche l'area riqualificata del Tevere versa in uno stato di abbandono. Maglianaviva: "Le statue ormai si ergono tra i sacchi della spazzatura". Torna a farsi largo la proposta di decentrare la gestione delle sponde

Il fiume Tevere continua ad attrarre degrado. Ed è un paradosso perché, come ha ricordato in giornata lo staff di Virginia Raggi, “rappresenta la principale arteria della nostra città con un altissimo potenziale attrattivo e turistico”. E proprio per questo “deve tornare ad essere la normalità”.  

Purtroppo la storia del fiume sembra muoversi in senso opposto. I suoi problemi sono noti e si trascinano senza un'apparente soluzione. “Ogni sera, soprattutto nei periodi estivi, oramai da più di tre anni - torna a segnalare l'Associazione Maglianaviva -  vengono bruciati lungo le rive del  Tevere rifiuti e metalli che sprigionano nell’aria fumi tossici che noi cittadini respiriamo”.

Il lavoro fatto per migliorare la condizione del fiume, non sembra avere la giusta continuità. “Oggi ci è giunta, tramite l’applicazione #iSegnalo per dispositivi Apple, una segnalazione riguardante lo stato di degrado e semi-abbandono in cui è lasciato, appena passate le elezioni, il 'Parco Del Tevere', inaugurato appena un anno fa: rifiuti a terra, il chiosco estivo rimasto chiuso e abbandonato, le statue costruite poco tempo, fa si erigono in mezzo a dei sacchi della spazzatura. Noi  - scrive Claudio Cocciatelli, segretario dell’Associazione Maglianaviva – ci auguriamo che  non venga buttato all’aria tutto il lavoro fatto per costruire quest’area che, qualora venisse sfruttata al meglio, rappresenterebbe un fiore all’occhiello del nostro quartiere”.  
Sul piano delle soluzioni, Cocciatelli auspica intanto di avviare “un confronto diretto con il Presidente Torelli e l’Assessore all’Ambiente, per cercare di riportar loro le problematiche ravvisate”. E poi c’è sempre la proposta del Vicepresidente del Consiglio municipale Marco Palma. “L'attuale situazione vede, nella sostanza, la maggior parte degli argini del fiume Tevere occupati da  baraccopoli. Io dico che serve una proposta che rompa con i vecchi schemi e che punti ad una gestione innovativa e decentrata dei municipi – ribadisce Palma – sono i municipi infatti che possono gestire e controllare il territorio nel migliore dei modi”.
 

Il degrado nel Parco del Tevere/Foto Associazione Maglianaviva

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