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Nuove tensioni nel Pdl: la Belviso e Santori litigano sul campo rom della Muratella

Al campo di via Marchetti l'assessorato alle politiche sociali consegna 40 bagni chimici. I cittadini non approvano, lei si giustifica e il consigliere Santori l'attacca

Da qualche giorno, una problematica relativa al campo rom di via Marchetti, sta occupando le pagine di tutti i giornali. Da una parte Sveva Belviso, assessore alle politiche sociali del comune di Roma, dall'altra il consigliere comunale del Pdl e presidente della commissione sicurezza, Fabrizio Santori. Tra i due si sta verificando infatti un battibecco per quel che riguarda il futuro del campo rom di Muratella.

I FATTI - La questione è nata dalla consegna, autorizzata dall'assessore alle politiche sociali Belviso, di 40 bagni chimici, nella zona di via Marchetti, che ospita i nomadi. La Belviso ha affermato in un'intervista a Il Tempo l'esistenza della necessità di introdurre questi wc "per migliorare condizioni inammisibili dal punto di vista igienico-sanitario".

L'assessore ha aggiunto: "Il campo sarà chiuso quando ci saranno le aree disponibili con i campi attrezzati, Muratella è inserita nel piano nomadi. La cittadinanza deve stare tranquilla, non c'è volontà di stabilizzare via Marchetti".

Questi avvenimenti hanno spaventato soprattutto gli abitanti del XV Municipio, e lo stesso Santori, che sembra abbastanza indignato per quanto accaduto. Il consigliere comunale punta l'attenzione sul fatto che la giunta del XV municipio, dove Santori è stato eletto, è scelta direttamente dal popolo, mentre la Belviso è un assessore nominato. Quindi, secondo il presidente della commisione sicurezza, c'è un consenso elettorale per il suo programma che contiene anche lo sgombero dei campi nomadi ed in particolare quello di via Marchetti. La decisione di Belviso, a questo punto, sembra voler scontrarsi con questa promessa elettorale.

Fabrizio Santori ha risposto ad alcune nostre domande, cercando di spiegare la sua posizione su questa questione.

Dopo aver saputo della decisione di introdurre i bagni chimici, molti cittadini hanno ritenuto che questo non fosse utile allo sgombero. Secondo lei, questa decisione può far venir meno la possibilità dello sgombero ?
"Io credo che non ci sia nessun collegamento tra l'introduzione dei wc e lo sgombero, anzi. Ciò per tre motivi: il primo riguarda il fatto che l'introduzione dei bagni non risolve il problema igienico dei campi. Qui ogni giorno vengono bruciati copertoni e quanto altro, arrecando anche fastidio agli abitanti di quella zona. Secondo, i bagni hanno dei costi, che sono sostenuti dai cittadini, e questo non è giusto. Terzo, tre giorni fa è stata approvata all'unanimità una mozione in Campidoglio che impegnava il Sindaco a farsi promotore presso il Prefetto dello sgombero di Via Marchetti. Con questa decisione di Belviso, la risoluzione del Campidoglio non è stata considerata".

Quindi ci sarà lo sgombero? E per quanto è previsto?
"Belviso ha affermato che lo sgombero ci sarà, ma è previsto per il 2011. Noi vogliamo che i tempi siano ridotti. Vogliamo effettuare lo sgombero tra due o tre mesi."

I cittadini sembrano delusi dalla decisione di Belviso, soprattutto perché si scontra con le promesse elettorali della lista vincente. Lei cosa ne pensa?
"Penso che in realtà, i cittadini debbano essere ascoltati e soprattutto che si debbano rispettare le loro volontà. Belviso è un assessore nominato, la nostra è invece una giunta eletta dal popolo del XV Municipio, per questo noi siamo vicini alle esigenze della gente, e soprattutto vogliamo rispettare il piano elettorale votato. Con l'introduzione dei bagni, forse, questo non accade."

Quindi con Belviso, c'è spaccatura?
"Probabilmente non si può parlare di una vera spaccatura, quanto di un confronto, seppur acceso. Il problema è che l'assessore analizza il problema dei campi dal punto di vista sociale, dimenticando un altro elemento importante che è quello della sicurezza. Per noi è necessario tutelare in primis i cittadini".

E' possibile trovare un accordo con Belviso su questa questione?
"Questo confronto deve essere necessario per stabilire le scale di priorità degli interventi. La Belviso sta facendo un ottimo lavoro, ma noi dobbiamo prima puntare l'attenzione su quali questioni bisogna intervenire e soprattutto in che modo. In questo caso l'assessore ha superato una risoluzione del Campidoglio, senza tener conto della validità di quella".

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