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Sabato, 20 Aprile 2024
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Basta un ritardo e la maggioranza non c'è più: nel Municipio XI è stallo a Cinque stelle

Maggioranza battuta nuovamente in Municipio XI, questa volta a causa dell'arrivo in ritardo dei suoi consiglieri. Veloccia (PD): "Ormai il Municipio è fermo, andiamo al voto"

Sei consigli municipali convocati nell'ultimo semestre. E per due volte la maggioranza è stata messa alle corde. La tenuta del Movimento Cinque stelle, nel Municipio XI, non appare particolarmente scontata. Dopo le dimissioni di tre consiglieri, passati al gruppo misto, i pentastellati devono rinserrare i ranghi. Altrimenti si rischiano delle brutte figure.

Maggioranza sconfitta in aula

La seduta consiliare, prevista nella mattinata di venerdì 1 febbraio, non è neppure cominciata. Al momento di votare l'ordine dei lavori, i consiglieri dell'opposizione presenti in aula erano più numerosi di quelli in maggioranza. Dieci i primi, appena nove i secondi. Ordine dei lavori respinto e tutti a casa. "Siamo partiti in 15 sono rimasti in 9 – ha commentato Gianluca Martone, ex capogruppo grillino, passato al gruppo Misto -  Queste sono le conseguenze che derivano da chi preferisce emarginare coloro i quali cercano un dibattito in maggioranza ed alzano la testa dinanzi a scelte folli calate dall'alto".

La paralisi amministrativa

Il passo falso è stato sottolineato da tutti i capigruppo dell'opposizione, che parlano di "un punto di non ritorno". Secondo quanto dichiarato da Veloccia (PD) Martone (Misto) Garipoli (FdI) Catalano (Lega) e Calzetta (FI) "Negli ultimi 6 mesi sono state convocate solo 6 sedute del Consiglio tutte terminate con la maggioranza battuta o con le sedute chiuse con la decadenza degli atti".

"Ormai il municipio è fermo" sottolinea  Maurizio Veloccia, il presidente uscente del Municipio XI che chiede, come gli altri esponenti dell'opposizione, a Torelli e Raggi di trarne le conseguenze, rimandando i cittadini del territorio al voto. ". E' bloccata l'attività del consiglio e tutto questo - ricorda l'ex minisindaco -  provoca la paralisi in ogni campo; dal sociale alle opere pubbliche. Non è più questione di contrapposizione politica, ma di impossibilità totale di dare risposte ai cittadini".

L'ultima sconfitta

Meno di un mese fa la maggioranza pentastellata aveva commesso un altro grave passo falso. Il Consiglio aveva infatti bocciato il progetto della preferenziale di via Portuense, fortemente voluto dall'amministrazione pentastellata. Una sconfitta simbolica, visto che il progetto era già in gara. Ma non per questo meno bruciante. A distanza di poche settimane, la maggioranza ha commesso un altro errore. Ma le analogie, tra le due vicende, terminano qui.

Le assenze in aula

Nel caso della preferenziale infatti l'opposizione aveva battuto la maggioranza grazie al voto di Francesca Sappia. Anche oggi la consigliera, con la sua assenza, è stata determinante. Ma le ragioni sono profondamente diverse. Sappia non ha mai nascosto la propria contrarietà alla preferenziale. E quindi la sua bocciatura in aula ne è stata la diretta conseguenza. Invece l'assenza fatta registrare il 1 febbraio, ha un'altra spiegazione. "Dovevo consegnare urgentemente  due atti – spiega Sappia, che lavora in uno studio legale – appena ho finito mi sono recata in Consiglio ma la seduta si era già conclusa". Sono stati tre i consiglieri assenti. L'altro pentastellato a non essersi presentato in Aula è stato Marco Zuccalà. "Stamattina pioveva molto forte ed io con la moto ho impiegato più tempo per arrivare. Quando sono giunto – asserisce Zappalà – il Consiglio aveva già terminato". Il terzo consigliere assente invece, come spiegato da Torelli, "ha subito da poco un intervento" ed è quindi in convalescenza.

L'accusa di strumentalizzazione

E proprio il presidente Mario Torelli, informato degli attacchi ricevuti, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. "Strumentalizzare è la cosa che gli riesce meglio – ha dichiarato rispondendo alle critiche dei capigruppo di centrodestra e centrosinistra –  Oggi andavano discussi atti che erano stati presentati soprattutto dall'opposizione e quindi –  ha sottolineato il Minisindaco – potevano approvare il lavoro dell'aula" in modo da riuscire a votarli. "Perché non l'hanno fatto?" ha domandato il presidente del Municipio XI. Probabilmente per evidenziare la debolezza di una maggioranza che ha i numeri molto ridotti. Basta il ritardo di qualche consigliere pentastellato per inciampare in un passo falso. E la prossima volta potrebbe giovarsene la minoranza, presentando una mozione di sfiducia all'attuale amministrazione.

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