Roma a picco: a Udine arriva il terzo ko di fila
Vucinic ancora impresentabile, De Rossi e Perrotta gli unici a dare l'anima. Tanti cerotti e un nervosismo che porta al rosso di Taddei. Risultato? Floro Flores risorge per il terzo ko di fila
Carlo Testimona
29 ottobre 2009 09:58
La Roma non c'è, quella di Ranieri non c'è mai stata e chissà se mai ci sarà. Infortuni, polemiche, nervosismo, arbistri: di scusanti se ne possono trovare tante, forse troppo. Rimangono i risultati, che non ci sono ed un classifica che piange e preoccupa. Il quarto posto infatti si allontana, mentre si avvicina la zona retrocessione.
La soluzione? Il ritiro, secondo la società. Brucia infatti il 2 a 1 di Udine. Brucia perché è giunto quasi con rassegnazione da parte della squadra che pure ha giocato e creato occasioni, ma ha dato in molti frangenti dimostrazione di inferiorità strutturale nei confronti di una pur brava Udinese.
La coppia Mexes Juan ha retto bene, ma ha fatto risorgere Floro Flores, autore di due gol di testa su palle inattivie. A centrocampo a nulla è servito l'infoltimento dovuto all'inserimento di Brighi e Guberti. D'Agostino, Asamoah ed Isla hanno dato dimostrazione di superiorità soprattutto a livello d'organizzazione.
Resta la grinta di De Rossi, l'unico a dare anima ad una squadra che, senza il suo capitano non ha raccolto neanche un punto. E pensare che Totti mancherà quantomeno per altre due partite non induce certo all'ottimismo.
La soluzione? Il ritiro, secondo la società. Brucia infatti il 2 a 1 di Udine. Brucia perché è giunto quasi con rassegnazione da parte della squadra che pure ha giocato e creato occasioni, ma ha dato in molti frangenti dimostrazione di inferiorità strutturale nei confronti di una pur brava Udinese.
La coppia Mexes Juan ha retto bene, ma ha fatto risorgere Floro Flores, autore di due gol di testa su palle inattivie. A centrocampo a nulla è servito l'infoltimento dovuto all'inserimento di Brighi e Guberti. D'Agostino, Asamoah ed Isla hanno dato dimostrazione di superiorità soprattutto a livello d'organizzazione.
Resta la grinta di De Rossi, l'unico a dare anima ad una squadra che, senza il suo capitano non ha raccolto neanche un punto. E pensare che Totti mancherà quantomeno per altre due partite non induce certo all'ottimismo.
Carlo Testimona
29 ottobre 2009 09:58
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