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Lazio, i tifosi della Curva Nord: "Non siamo razzisti"

I tifosi biancocelesti si difendono "Non siamo razzisti, mai cacciato nessuno dalla Curva e abbiamo tanti idoli di colore. Comportamenti strumentalizzati dai media"

Gli ululati provenienti dalla Curva Nord, nei confronti degli juventini Pogba, Asamoah e Ogbonna, durante la Supercoppa Italiana, hanno indotto il Giudice Sportivo Tosel, a squalificare il settore che ospita il cuore del tifo laziale per la partita contro l'Udinese.

L'episodio come è già avvenuto in passato ha suscitato grandi polemiche e indignazione nel mondo del calcio e non solo. La Lazio, ha preso le distanze dall'episodio e ha presentato ricorso contro la decisione della Lega. Da sempre al centro delle polemiche, i sostenitori della Nord hanno emesso un comunicato in cui cercano di spiegare le proprie ragioni. Di seguito il testo, firmato CURVA NORD MISTER ENRICH:

"Laziali, dopo l'ennesima restrizione nei confronti della NOSTRA CURVA, siamo costretti nuovamente ad intervenire mediante un nuovo comunicato.

Accusare la nostra Curva di razzismo, una curva che non ha mai cacciato ragazzi di colore dal proprio settore e che ha sempre accettato il progressivo aumento di ragazzi di diverse etnie all'interno della propria squadra, facendoli poi oltretutto divenire idoli, vedi Liverani, Dabo, Onazi, Ciani, Cisse etc etc è veramente ridicolo oltre che infamante!

È chiaro ormai il disegno che da anni ci vede tirati in ballo strumentalizzando comportamenti più volte spiegati tramite comunicati e radio. È altresì evidente che fa comodo usare nei nostri confronti due pesi e due misure non considerando i nostri chiarimenti in merito ma perseverando contro di noi con ogni mezzo a discapito della più limpida verità, è proprio il caso di dire che il vostro interesse supera la ragione.

Vano è stato il nostro tentativo di far capire, non ora, ma nel corso degli anni, che i famosi "buuu" non sono un coro d'offesa razziale, ma proprio i vostri interessi hanno fatto in modo di rendere parole al vento ogni tipo di delucidazione in merito.

Chiediamo pertanto, al nostro popolo, impegnandoci noi per primi, di evitare di fare gli ululati. Noi siamo più maturi e dimostreremo, come abbiamo sempre fatto, la nostra superiorità anche in questa circostanza disarmando così gli ipocriti che ci remano contro.

Aspettiamo con ansia, da parte vostra cari soggetti accusatori, le prossime accuse nei nostri confronti, tolti gli ululati siamo
curiosi di vedere a cosa vi appiglierete, qualche consiglio l'avremmo, ma per decenza preferiamo non scriverlo".

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