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Coronavirus, taglio stipendi in Serie A: Roma e Lazio studiano la situazione

Nella Roma sono giorni di riflessioni per capire come fronteggiare il peso del coronavirus sui conti del club. Anche la Lazio vuole vederci chiaro

Studiare a fondo la situazione e poi decidere come agire perché una eventuale riduzione dei costi non può prescindere da un quadro esaustivo del danno. Anche Roma e Lazio, durante in questo periodo di emergenza coronavirus, rischiano di pagare dazio. 

Nel club giallorosso, che James Pallotta ha ormai messo in vendita, sono giorni di riflessioni. A Trigoria, da quanto filtra, al momento non è ancora tempo di ridurre gli stipendi dei giocatori, provvedimento invece già adottato dalla Juventus. Sul tema la Roma auspica e lavora a una soluzione di più ampio respiro e unitaria da parte della Lega di Serie A, conscia del fatto che ovviamente le tempistiche e le modalità della ripresa della stagione condizioneranno l'analisi e il taglio.

In attesa di novità, la società di Pallotta continua a condurre un'analisi per quantificare il danno e di conseguenza capire quanto tagliare quando sarà il momento.  

Anche in casa Lazio la posizione è la stessa. "Dobbiamo ancora pensarci. I nostri giocatori sono in contatto tra loro ma non ne hanno ancora parlato. Ma possiamo ben immaginare che presto lo sarà così anche per noi", dice il ds della Lazio, Igli Tare, intervistato da Sport1.

"Sembra di vivere in un film horror - ha aggiunto il ds albanese - Sono rimasto senza parole quando ho visto i camion militari trasportare le bare. All'inizio è stato preso tutto alla leggera, ma ora si parla di una guerra. E' un disastro per l'Italia".

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