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Più steward e meno polizia all'Olimpico: accordo tra Questura, Roma, Lazio e Coni

Presenti, oltre al prefetto Franco Gabrielli e al questore Nicolò D'Angelo, il responsabile marketing del Coni, Diego Nepi Molineris, il dg della Roma, Mauro Baldissoni e il presidente ella Lazio, Claudio Lotito

Novità importanti per lo stadio Olimpico. Nel corso del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenuto quest'oggi e presieduto dal Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, è stato siglato un accordo di programma tra la Questura di Roma, la Roma, la Lazio e il Coni per migliorare la vita dei tifosi fuori e dentro l'impianto capitolino.

I DATI DELLA QUESTURA - L'iniziativa è stata promossa dal Questore di Roma, Nicolo D'angelo, in esito ad una ricerca scientifica contenente un'indagine psico-sociale, condotta su un campione di oltre 2000 questionari, somministrati da esperti in occasione di 4 gare di Roma e Lazio. La ricerca ha fornito importanti indicazioni relativamente alla percezione della sicurezza dello stadio, ma anche sulla natura della contestazione al nuovo modello organizzativo adottato dall'inizio del campionato. 

I dati hanno, infatti, evidenziato un'elevata percezione della sicurezza nei frequentatori dello stadio a Roma: "tra tutti gli intervistati solo il 7,5% non si sente sicuro. Ne deriva quindi che il 'contesto stadio' offre oggi un livello di sicurezza percepita maggiore rispetto a quella osservata in altri contesti sociali e smentisce l'immagine negativa che si tende genericamente ad associare allo stadio nel dibattito pubblico o nel sentire comune", comunica, in una nota, la prefettura di Roma.

L'ACCORDO - L'accordo di programma siglato oggi ha sancito che ci saranno "meccanismi di dialogo con i tifosi saranno implementati da parte dei club con l'attivazione di sportelli funzionali alla comunicazione con i tifosi stessi, che per organizzare le iniziative di tifo non dovranno più rivolgersi alla Polizia ma avranno contatti solo con i rappresentanti delle società, che poi interloquiranno con le autorità di polizia". 

CONTROLLI ANTITERRORISMO - Poi che ci saranno più stewards e meno polizia. "I controlli nelle vie di accesso allo stadio saranno effettuati in prima battuta dagli stewards mentre le Forze dell'Ordine si concentreranno nelle aree di pre-filtraggio anche per offrire agli spettatori servizi di sicurezza antiterrorismo. - si legge nella nota - Le due società avvieranno campagne di sensibilizzazione ed educazione mediante il coinvolgimento di personaggi carismatici per i propri tesserati sul tema del fare tifo e del supporto agli atleti in campo".

MIGLIORARE L'OLIMPICO - I club tramite il Supporters Liaison Officer studieranno misure per "evitare la divisione di gruppi omogenei, eventualmente causata dalla settorializzazione".

Il Coni, in quanto proprietario dell'impianto, "proseguirà nelle strategie di miglioramento tecnologico dello stadio Olimpico e di offerta di servizi strumentali ad una migliore accessibilità all’impianto sportivo ed una permanenza più confortevole per anziani, donne e bambini".

IL RUOLO DELLA QUESTURA - La Questura di Roma svolgerà la funzione di "garante del sistema", anche rispettando gli spazi delle tifoserie, con la precisa condizione che siano "osservate le norme in materia di divieto di occupazione delle scale, divieto di introduzione di materiale esplodente e pirotecnico e divieto di esposizione di striscioni illegali".
 
ANCHE LE IENE -
All'incontro oltre al prefetto Gabrielli e al questore D''Angelo, erano presenti il responsabile marketing del Coni, Diego Nepi Molineris, e tra gli altri dirigenti il dg della Roma, Mauro Baldissoni, insieme al presidente della Lazio, Claudio Lotito. Proprio il numero uno biancoceleste è stato protagonista di un piccolo fuori programma: ad attenderlo davanti a Palazzo Valentini anche una troupe del programma tv Le Iene, spintonata dalle guardie del corpo di Lotito. 
 

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