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Caos Roma: Garcia non ci sta: "Sono mortificato"

Il dirigente giallorosso: "Le colpe sono mie ma ora non mi dimetto". Garcia: "Nelle difficoltà si vedono gli uomini veri. Sono mortificato"

Walter Sabatini, quasi in lacrime, si assume le colpe della disfatta della Roma: "Ho sentito cose molto gravi da parte dei tifosi ma noi siamo responsabili di questo gruppo di calciatori, dei quali io sono tuttora orgoglioso anche se stanno attraversando un periodo nefasto. Questa squadra, stasera ha scontato gli errori che ho fatto io. Ne devo prendere atto, li ha scontati anche l'allenatore".

Il dirigente continua e a 'SportMediaset' spiega il mea culpa: "Ho fatto un errore a gennaio, la squadra aveva bisogno di rinforzi in attacco. Ho fatto delle scelte che immediatamente non hanno prodotto risultati e la squadra ha scontato tanto quest'assenza. Dovrò tenere conto dei miei errori. Salah è un giocatore da rimpiangere, è un altro errore che ho fatto. Sono errori riversatisi sulla squadra ma sono errori miei. E' facile autodenunciarsi senza effetti secondari, quel che ho detto varrà in futuro. Ora non mi dimetto, sarebbe una fuga e non scappo ma provo a pensare ai punti che ha perso la squadra, alle conseguenze e nei prossimi mesi vedremo".

Sabatini poi prova a guardare al futuro: "Dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, l'ultimo obiettivo rimasto, il secondo posto, è ora quello più importante. Il livello di guardia era già stato superato ma dobbiamo vedere quel che ha cercato di fare la squadra. L'energia vista in questa gara mi rassicura, poi è il caso di pensare alle responsabilità, di isolarle, capirle e condividerle".

Roma-Fiorentina by InfoPhoto

A metterci la faccia è anche Rudi Garcia: "Sono mortificato questa sera, la squadra ha grande voglia, ma contro gli errori individuali non possiamo farci nulla. Adesso c'è solo una cosa da fare, concentrarsi sul campionato e salvare il secondo posto. La stagione sarà accettabile solo con la qualificazione in Champions. Ci sono undici battaglie che ci separano da questo secondo posto. Io non mollerò mai fino alla fine del campionato, dobbiamo rialzare la testa. Ho parlato con i ragazzi, chi ha carattere ed orgoglio mi seguirà". 

"Serve grande personalità, solo noi possiamo far tornare ad essere l'Olimpico un posto piacevole per giocare a calcio. Nelle difficoltà si vedono gli uomini. In questo spogliatoio c'è carattere, conto su tutta la mia rosa. In questo momento di sofferenza serve un messaggio da dare alla squadra. Io sono arrabbiato ma allo stesso tempo motivato - conclude il francese a Mediaset - . Fino a prova contraria siamo ancora secondi in campionato: abbiamo fatto bene nei primi sei mesi, questa Roma è troppa brutta per essere vera". Insomma Garcia e Sabatini restabi ma la Roma non può più sbagliare

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