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La Roma stenta, Garcia non convince: i tifosi invocano Montella o Ancelotti

I tecnico, nonostante un mercato faraonico, non riesce a dare una impronta alla squadra. La tifoseria borbotta e scatta già il toto-allenatore con il sogno Ancelotti nel cassetto

Strano a dirlo ma Rudi Garcia, a settembre, è già in discussione. Otto punti in cinque partite di campionato. Una sconfitta, ieri contro la Sampdoria, e due pareggi contro Verona e Sassuolo in casa. Tutti avversari abordabili. Ma, soprattutto, un distacco di sette punti dall'Inter capolista. La marcia per lo Scudetto si fa in salita, una situazione impronosticabile solamente 24 giorni fa. 

La Roma si è fermata al 30 agosto. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato una situazione del genere dopo la vittoria, netta, contro la Juventus. In quel pomeriggio l'Olimpico giallorosso era convinto di aver visto un gruppo che, finalmente, avrebbe riportato a Trigoria il Tricolore. Ed invece, dopo il gol di Dybala e il miracolo di Szczesny su Bonucci la paura ha preso in sopravvento. 

Dopo la vittoria contro la Juve, ancora alla ricerca di se stessa, in campionato, sono arrivati un successo stentato contro il Frosinone, un pareggio in rimonta contro il Sassuolo e il ko di ieri a Marassi contro la Sampdoria. Tre partite differenti dove, però, la gestione tecnica di Rudi Garcia ha lasciato più di un punto interrogativo tra i tifosi. 

Se contro ciociari ed emiliani il problema del turnover concedeva alibi, neanche troppi, all'allenatore, ieri sera in campo è andata la formazione base. Quella che, tre settimane prima, schiantò la Juve. Un colpo ancora più duro se si analizza che, nelle tre gare incriminate, quella contro Eder e compagni è stata la migliore prestazione offerta. Il tutto condito dalla prestazione, positiva, in Champions League contro il Barcellona. Un sali e scendi che proprio non piace ai tifosi. 

E' innegabile che qualcosa non vada. Rudi Garcia, che è alla guida di una Ferrari, non riesce ad ingranare la quinta. La fase offensiva e quella difensiva sono ancora cantieri aperti. La mentalità e la personalità non è da squadra vincente. Il gioco si vede a sprazzi e si affida, troppo, agli spunti di Salah e Iago (o i loro altereghi) sugli esterni. Il centrocampo, senza la luce di Pjanic, è spento mentre in difesa tra Rudiger e Manolas si sono visti già troppi strafalcioni tecnici e di posizionamento. 

Questa volta, come successo lo scorso gennaio, il calciomercato non è il problema. Come, invece, lo era stato nella secondo parte della passata stagione. Gli acquisti di Doumbia e Ibrabo, sommati alla pessima gestione di Garcia (vedi il troppo utilizzo di Gervinho e l'abuso di moduli fissi) hanno permesso di inanellare una lunga serie di pareggi che, quasi, non faceva scappare anche l'obiettivo del secondo posto. Solo la vittoria nel derby riaddrizzò, in parte, una stagione negativa. 

Questa estate, invece, sono arrivati Dzeko, Digne, Szczesny, Iago, Salah, Rudiger, Gyomber e Vainqueur. Tutti elementi concordati tra il ds Walter Sabatini e Garcia. La sconfitta della Roma contro la Sampdoria, sotto certi aspetti, è stata anomala ma questo non ha fermato il presidente James Pallotta, atteso nella Capitale per parlare con lo staff e il gruppo.

L'americano vuole pobabilmente testare l'umore a Trigoria dopo il recente momento in campionato tutt'altro che esaltante. E non solo. Già perché tra i corridoi delle stanze romaniste c'è chi parla anche di un cambio alla guida tecnica. Non immediato, sia chiaro, ma Rudi Garcia non è saldo alla guida della Ferrari giallorossa. 

Walter Mazzarri, Luciano Spalletti e Vincenzo Montella sono i nomi più caldi per un, prossimo, futuro. Marcello Lippi, tecnico campione del Mondo nel 2006 con l'Italia, è la suggestione rilanciata dai media americani. Difficile però che l'ex ct della Nazionale possa tornare ad allenare un club. 

Concreta, invece, l'ipotesti Carlo Ancelotti. E' lui il sogno dei tifosi della Roma che ne invocano l'arrivo da anni. Ancelotti, dopo aver vinto con Milan, Chelsea, Real Madrid e Psg, vuole una nuova sfida. Forse di cuore. Quel cuore che lui non ha mai nascosto di avere giallorosso.

L'unico problema da superare sarebbe quello di un mega ingaggio. Garcia è sotto esame. E la dirigenza giallorossa studia la situazione. Le gare, in successione e tutte abordabili, contro Carpi, Bate Borisov e Palermo daranno un polso più chiaro della situazione. 


 

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