Punto Roma, senza Totti si segna poco. Ljajic non punge

Miglior difesa, anche in Europa, ma un attacco spuntato senza Francesco Totti. Sono queste le due facce della stessa medaglia, quella romanista. L’ultima volta che la squadra giallorossa aveva finito una partita senza segnare era stato il 26 maggio, punto più basso della storia recente della Roma. La squadra c'è, è lì a meno uno dalla Juventus ma è altrettanto vero che dall’infortunio di Francesco Totti si è spenta la luce. Almeno in avanti.

QUANTO MANCA TOTTI — Venti gol nelle prime sette partite e mezza con Totti in campo, solo sei nelle restanti cinque e mezza di cui due, quelli di Pjanic al Napoli, arrivati nel giorno dello stop del capitano. Insomma senza Totti la Roma era prima con 24 punti in otto partite, con cinque punti di vantaggio su Juventus e Napoli mentre nella classifica delle ultime cinque gare è quarta con 9 punti, a pari merito con Fiorentina e Inter, a -6 dalla Juventus, -2 dal Napoli e -1 dal Genoa. Solo un caso? No. Anche se la Totti-dipendenza non è sinonimo di crisi, Garcia dovrà sicuramente tenerla presente. 

LJAJIC NON CONVINCE — Adem Ljajic è il vero punto interrogativo sia di questa annata. Il serbo, ieri, è stato il peggiore in campo con Dodò. Schierato titolare in quattro delle ultime cinque partite, il suo contributo è stato mediocre e i 15 milioni spesi in estate potrebbero pesare. A Trigoria compagni, tecnico e dirigenza continuino a giurare sulle sue qualità ma i numeri sono impietosi.

DIFESA SUPER — Numeri, invece, che continuano a premiare la difesa. La migliore del campionato italiano e d’Europa con tre gol subiti in 13 partite. Ieri, nelle due occasioni vere in cui è stato chiamato in causa, De Sanctis è stato decisivo. La coppia Castan-Benatia rischia però di non potersi riproporre a Bergamo perché il marocchino, uscito per una contrattura al polpaccio sinistro, è in forte dubbio.