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Qui Trigoria: Roma hai tempo fino alle 23 per un centravanti

La squadra di Rudi Garcia vince e convince anche contro il Verona ma serve un 'puntero'

La Roma batte 3-0 il Verona ed è capolista dopo due giornate, alla pari di Juve e Napoli. Dopo anni di attese frustrate, i tifosi giallorossi sono al settimo cielo e triste sarà stato, per molti, non poter assistere all'esordio vincente della squadra di Rudi Garcia all'Olimpico per la chiusura della Curva Sud per cori razzisti. Dopo il 2-0 a Livorno, nella capitale si attendeva la prova del nove contro una squadra che, da neopromossa, aveva stupito tutti battendo il Milan alla prima giornata: la risposta della Roma è stata positiva. 

Il Verona ha fatto la sua parte finchè poteva, ma non era questa una trasferta su cui puntare per mettere fieno in cascina. Garcia, che ha voluto spostare la panchina giallorossa dalla parte della Curva Sud, un cambio che ha portato fortuna, e stavolta non ha usato il telefonino, alla vigilia aveva definito la partita "molto importante" e ha deciso di schierare da subito Strootman al centro e Gervinho in avanti, a fianco di Totti e Florenzi. 

Risultato a parte, che ovviamente soddisfa tutti in casa giallorossa, le indicazioni avute dalla prestazione non sono univoche. Sulla parte positiva della bilancia pesano le prestazioni di molti nuovi giocatori, da Maicon molto attivo a Strootman onnipresente, a Ljaic subito in gol, e dei vecchi pilastri come De Rossi, Pjanic e ovviamente Totti, sempre ispirato e ispiratore.

Buono anche il gioco visto nella ripresa, quando si è rotto l'equilibrio, decisamente altra cosa e quando si passa sull'altro piatto, quello negativo, che contiene le prestazioni di Florenzi e Gervinho e al primo tempo, segnato da ritmi lenti, poca aggressitità, lanci senza costrutto e tanta imprecisione.

Vincere con due neopromosse non è garanzia di successo, ma aiuta, visto anche tutti i punti sprecati con le piccole dalla Roma nelle stagioni precedenti.

La Roma e soprattutto Walter Sabatini sono chiamati al salto di qualità in fase di mercato. Il ds giallorosso, in meno di 24 ore, dovrà portare al 'Fulvio Bernardini' almeno un attaccante che possa sostituire i gol di Erik Lamela e Pablo Daniel Osvaldo.

Si fanno i nomi di Gonzalo Bergessio, Dario Cvitanich, Alberto Gilardino Demba Ba e soprattutto Fabio Quagliarella. L'attaccante napoletano lascerà la Juve ma su di lui ci sono Lazio, West Ham e Wba. La Roma ha bisogno di questo e di altro per puntare in alto ma ci sono delle esigenze societarie che vanno tenute in conto.

Due settimane di lavoro intenso aiuteranno ancora Garcia. Le aspettative sono alte. Anche se il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, calma gli entusiasmi: "Non abbiamo ancora fatto nulla, il cammino è appena cominciato ma siamo contenti che quanto fatto fino ad ora sia positivo, è il presupposto per fare ancora meglio", commenta così ai microfoni di 'Radio anch'io Sport' su Rai Radio 1. 

La società ha deciso di continuare con una scelta di gioco propositivo che in passato è stata meno fortunata. Tutto quello che si vede in campo è frutto del lavoro di tante persone, sicuramente nelle due stagioni precedenti la Roma ha sofferto, il lavoro però va visto in una prospettiva di crescita: la nuova proprietà ha parlato di un periodo a medio-termine, di 5 anni, e questo è l'inizio della terza stagione. Garcia sta dimostrando di essere un uomo nuovo capace di esprimere al meglio il valore messogli a disposizione. 

Nota stonata, purtroppo, quello che è successo fuori dallo stadio Olimpico. Con la Curva Sud squalilficata i tifosi, o presunti tali, si sono 'sfogati' all'esterno dell'impianto capitolino. Prima i tafferugli con gli ultrà rivali del Verona, poi lo scontro con le Forze dell'Ordine e infine l'assalto al pullman scaligero. Davvero brutti episodi se si pensa che il prossimo impegno tra le mura amiche sarà il derby contro la Lazio del 22 settembre. 
 

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