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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Roma Liverpool, Pallotta: "Curva Sud straordinaria. Pochi tifosi rovinano tutto"

Il presidente dell'As Roma non parla della semifinale di Champions League: "Pensieri rivolti alla famiglia di Sean Cox. E' tempo che le cose cambino"

La "Curva Sud ha tifosi straordinari" ma purtroppo una "minoranza di perfetti imbecilli rischiamo di compromettere la nostra storia e il nostro patrimonio culturale". Non ci gira intorno James Pallotta rispondendo ai giornalisti ad una domanda sulle sue sensazioni in vista della semifinale di Champions League che si disputerà mercoledì 2 maggio allo stadio Olimpico: "Non voglio neanche parlare della partita contro il Liverpool. Quelli di solito sono match bellissimi, straordinari, dei grandi eventi sportivi, ma non sono questioni di vita o di morte. Tra la vita e la morte c’è purtroppo il tifoso del Liverpool Sean Cox. Il risultato passa davvero in secondo piano e non voglio parlarne. Sono molto triste per Roma e l’AS Roma, che a causa di pochi individui vedono la propria immagine calpestata in questo modo".

Pensiero al tifoso del Liverpool 

Nonostante la vittoria per 4 a 1 contro il Chievo Verona ottenuta dai giallorossi nell'anticipo di sabato del Campionato di Seria A, il presidente Pallotta non smette di pensare a quanto accaduto prima dell'inizio del match giocato lo scorso 24 aprile a Liverpool: "Non conosco esattamente come siano andati i fatti, ho visto tutti i video in cui c’è Sean a terra: sono immagini terribili, un’espressione di massima stupidità degli uomini e dell’essere umano. E per questo i miei pensieri sono rivolti alla famiglia del tifoso".

Curva Sud straordinaria, in pochi rovinano tutto

Parlando del cuore caldo del tifo giallorosso Pallotta indica due aspetti contrapposti: "Pochi elementi, che pochi mesi fa ho etichettato con un epiteto noto, rovinano l’immagine di tutti e questo è deprimente. I nostri sono tifosi straordinari, la Curva Sud ha tifosi straordinari. E se è stato possibile fare una rimonta come quella del Barcellona è grazie al contributo del 99,9% dei tifosi della Curva Sud. Purtroppo una piccolissima frangia al di fuori degli stadi rovina tutto. È tempo che le cose cambino, in Italia e a Roma, perché stanno accadendo troppo spesso".

Bisogna iniziare a prendere posizione 

Sempre rispondendo alle domande dei cronisti James Pallotta ricorda poi un episodio accadutogli in Italia nel 1993 mentre si trovava in a Firenze: "Avevo visitato un museo che tutti conoscete e successivamente sono andato a cena. Dovevo andare proprio lì accanto a mangiare, invece per un cambiamento di programma sono andato in un posto più lontano. L’indomani alle 6 di mattina sono partito per Parigi e quando ho fatto il check in, il concierge una volta saputo da dove venivo mi ha chiesto cosa fosse successo: scorrendo i primi notiziari ho scoperto che il 20 per cento del museo era stato fatto saltare in area. In quell’occasione gli italiani scesero in strada e manifestarono contro la criminalità organizzata. Forse è il caso che si inizi a prendere posizione".

Perfetti imbeccili compromettono la nostra storia 

"Purtroppo il calcio italiano e Roma hanno una storia in questo senso, che ormai dura da troppo tempo - ha concluso James Pallotta - . È un problema per l’Italia in generale. Tutto questo ci consegna una reputazione immeritata. I nostri tifosi sono fantastici, i migliori del mondo e purtroppo per questa minoranza di perfetti imbecilli rischiamo di compromettere la nostra storia e il nostro patrimonio culturale".

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