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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Roma batte il Liverpool. I tifosi sognano con Zemanlandia

Roma batte Liverpool due a uno al Fenway Park di Boston, nell'appuntamento clue della sua turnee americana. I gol tutti nel secondo tempo

Roma batte Liverpool 2 a 1. E seppure in amichevole, la nuova Roma di Zeman, nella Boston dei nuovi proprietari, si toglie lo sfizio di sconfiggere la sua bestia nera. Una sorta di mini vendetta, dopo lo smacco della finale di Coppa Campioni del 1984. Il Fenway Park non è l'Olimpico e un'amichevole estiva non è una finale di coppa europea. Tuttavia l'11 giallorosso fa vedere sprazzi di bel gioco. Tanto che l'allenatore boemo a fine partita parla di "significatici passi avanti" e l'ad Mark Pennes, orgoglioso, rivendica che dopo il Liverpool, in mano ai proprietari dei Red Sox, "da oggi Boston ha una seconda squadra di calcio". 

Tutto esaurito, quasi 40 mila spettatori in larga parte di fede Liverpool, nella storica casa dei Red Sox che compie 100 anni. Si parte con sciarpata 'Reds', tutti in piedi a cantare prima "You'll never walk alone" e poi l'inno Usa. La Roma si schiera con Lobont, Rosi, Bradley, Totti, Taddei, Pjanic, Lopez, Burdisso, Castan e Tachsidis. Primo brivido per la Roma al terzo: Taddei in piena area stoppa con la mano, ma l'arbitro grazia i giallorossi. Poi Tachsidis solo davanti alla porta si mangia un gol fatto. Sulla respinta ci prova Osvaldo in rovesciata, ma tira alto. Ancora Osvaldo, tra i migliori, tenta il colpo sotto le gambe, ma il portiere Gulacsi non ci casca. Al ventesimo esce il Liverpool.

La Roma concede un paio di tiri facili che Lobont para a terra. Sulla fascia difensiva di sinistra Taddei soffre parecchio. Totti, un pò in ombra, schierato ancora laterale a sinistra, è avulso dalla manovra. Per poter ricevere il pallone è costretto ad arretrare a centrocampo. Solo una punizione al lato al suo attivo. Al 32/o la Roma trema. Buco difensivo sempre sulla sinistra. Joe Cole tutto solo, con un pallonetto scheggia la traversa a Lobont battuto. La Roma reagisce con una splendida azione tutta di prima, conclusa con Osvaldo di poco fuori. Ma negli ultimi minuti prima del riposo i giallorossi vanno in apnea e Lobont deve fare gli straordinari su un paio di tiri ravvicinati.

Alla ripresa, fuori Totti, Castan, Lopez, Pjanic e Taddei, dentro Heinze, Romagnoli, Florenzi, Bojan e Lamela. La manovra appare più vivace, soprattutto grazie agli ottimi Bojan e soprattutto Lamela, scatenato sulla sinistra. Al 57esimo, Rosi si mangia un gol fatto, a tu per tu col portiere spara alto sopra la traversa. Cinque minuti dopo, al 62esimo la Roma passa in vantaggio. Michael Bradley lascia partire dal limite un destro preciso sul palo alla destra del portiere. E la gente esplode urlando Usa Usa Usa. Passano tre minuti e il Liverpool è vicino al pareggio. Un tiro violento colpisce in pieno volto Francesco Romagnoli, che miracolosamente devia in angolo.

Ora la Roma si difende altissima, con la linea difensiva praticamente al centrocampo. Al 69esimo il raddoppio giallorosso: Lamela si libera sulla destra e tenta il tocco di fino, il portiere devia corto e sul pallone di avventa Florenzi che insacca di potenza. Ultimi due cambi: entrano Verre e Marquinho, escono Tachsidis e un voglioso Osvaldo. A dieci minuti dalla fine accorcia le distanze Adam con una sventola di sinistro dal limite. Ma l'ultima occasione è per i capitolini: all'86 esimo Lamela, coglie un clamoroso palo, con uno spettacolare tiro dalla destra. Insomma, il test di Boston mostra una Roma in salute, con qualche mancanza in difesa, ma compatta e intraprendente.

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