Roma, contro il Lecce la prima di sette ultime spiagge
Contro i salentini difesa da inventare: anche Doni da forfait per la febbre, in campo ci va Artur. Giallorossi costretti a vincerle tutte per sperare nella qualificazione Champions
Redazione
18 aprile 2009 12:47
La prima di sette finali. Obbiettivo vincerle tutte e sperare che altrettanto non facciano Genoa e Fiorentina. Il cammino verso la fondamentale qualificazione in Champions league della Roma si è complicato e non poco e costringerà i tifosi giallorossi a sette sfide al cardiopalma. Ecco quindi che una sfida insignificante di metà aprile, contro una squadra allo sbando come il Lecce diventa assolutamente fondamentale.
Ancora una volta però Spalletti dovrà inventarsi la squadra, vista le numerose assenze che costringeranno a schierare una difesa mai vista e forse mai pensata prima. Mexes, Panucci sono squalificati, Juan non è ancora pronto al rientro e nelle ultime ore anche Doni ha alzato bandiera bianca: per lui influenza con febbre a 38,5. Ecco che per arginare Tiribocchi e Castillo si ricorrerà ad Artur. Davanti a lui a destra agirà Motta, a sinistra Tonetto, con il conseguente accentramento di Riise che sarà affiancato dall'ex con il dente avvelenato Diamoutene. Basterà?
A centrocampo invece l'emergenza sembra finita, con il solo, o forse sarebbe meglio dire il solito, Aquilani, che dà forfait. Davanti alla difesa dovrebbe quindi agire De Rossi. Ai suoi lati Brighi e Perrotta, con Pizarro vertice avanzato del rombo. C'è però un'altra ipotesi, ovvero che Spalletti faccia ricorso al modulo che ha regalato due secondi posti negli ultimi due campionati, ovvero il 4-2-3-1. In quel caso Pizarro affiancherebbe De Rossi e davanti a loro agirebbero Taddei, Perrotta e Baptista. Davanti Totti.
Ecco la probabile formazione.
Artur, Motta, Diamoutene, Riise, Tonetto, De Rossi, Brighi, Perrotta, Pizarro, Totti, Baptista. Julio Sergio, Cassetti, Filipe, Taddei, D'Alessandro, Loria, Montella.
Ancora una volta però Spalletti dovrà inventarsi la squadra, vista le numerose assenze che costringeranno a schierare una difesa mai vista e forse mai pensata prima. Mexes, Panucci sono squalificati, Juan non è ancora pronto al rientro e nelle ultime ore anche Doni ha alzato bandiera bianca: per lui influenza con febbre a 38,5. Ecco che per arginare Tiribocchi e Castillo si ricorrerà ad Artur. Davanti a lui a destra agirà Motta, a sinistra Tonetto, con il conseguente accentramento di Riise che sarà affiancato dall'ex con il dente avvelenato Diamoutene. Basterà?
A centrocampo invece l'emergenza sembra finita, con il solo, o forse sarebbe meglio dire il solito, Aquilani, che dà forfait. Davanti alla difesa dovrebbe quindi agire De Rossi. Ai suoi lati Brighi e Perrotta, con Pizarro vertice avanzato del rombo. C'è però un'altra ipotesi, ovvero che Spalletti faccia ricorso al modulo che ha regalato due secondi posti negli ultimi due campionati, ovvero il 4-2-3-1. In quel caso Pizarro affiancherebbe De Rossi e davanti a loro agirebbero Taddei, Perrotta e Baptista. Davanti Totti.
Ecco la probabile formazione.
Artur, Motta, Diamoutene, Riise, Tonetto, De Rossi, Brighi, Perrotta, Pizarro, Totti, Baptista. Julio Sergio, Cassetti, Filipe, Taddei, D'Alessandro, Loria, Montella.
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