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Roma 2024, Montezemolo e Delrio in coro: "Si può vincere"

Governo, Coni, Comune e i vertici del comitato promotore si sono ritrovati nel ieri pomeriggio in Campidoglio dopo l'annuncio di Renzi

Un'ora e mezza di confronto per gettare un le basi e per trasformare in vincente la candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. Al tavolo, al termine del summit, siedevano il sindaco di Roma Ignazio Marino, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo sport, Graziano Delrio, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quello del comitato Luca Cordero di Montezemolo e il suo vice, e n.1 del Cip, Luca Pancalli. 

Durante il confronto hanno parlato tutti, a partire da Marino. Ognuno per il proprio settore di competenza. "È una bella sfida che vogliamo affrontare come sistema Paese - ha detto all'ingresso, Delrio -. Queste sfide si vincono solo se si è uniti, se si hanno le idee chiare. Se si dà una prospettiva alla più bella città del mondo: non di essere usata per un evento ma di approfittarne per diventare sempre più attrattiva e dotarsi di infrastrutture più moderne". Da qui al 15 settembre, termine della 'fase ad invito' in cui la Capitale conoscerà le sue avversarie, c'è molto da fare: a partire dal completamento della squadra. 

Il lavoro, però, è già iniziato. Da un lato c'è da preparare il dossier, dall'altro la delibera di Giunta necessaria. L'idea di fondo la spiega Marino: "Avremo un percorso basato sull'ecosostenibilità, la cura della qualità della vita della nostra città. Abbiamo un team di persone entusiaste attorno a questo tavolo che si conoscono, si rispettano, si stimano, e questo è il miglior modo per iniziare una bella gara. C'è la volontà di costruire un progetto che sia funzionale a un appuntamento straordinario ma anche di grande opportunità per Roma e per il nostro paese. Che dia l'opportunità di ricucire urbanisticamente delle ferite del passato, di avere un trasporto soprattutto su ferro, oggi straordinariamente necessario". 

Sfruttando, magari, le sinergie che offre il Giubileo del 2025, affinchè "sia un appuntamento al servizio della qualità della vita e delle persone e della possibilità di creare posti di lavoro in città. Al servizio dei romani e degli italiani". Da qui al 2017, toccherà poi a Montezemolo e a Malagò convincere i membri Cio della bontà della candidatura. Roma sogna: si può davvero vincere?

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