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Olimpico esaurito. La Roma crede nello scudetto

Non ci si deve più tirare indietro, l'Inter è all'orizzonte e a Roma ormai si crede nell'impresa. Ranieri è alle prese con il dubbio Totti. Taddei-Menez si giocano una maglia

La Roma non si può più nascondere. E' arrivato il momento della verità, la sfida con l'Inter è alle porte e ora, anche a Trigoria, si pronuncia la parola Scudetto. Che l'Inter sia la squadra più forte del campionato non ci sono dubbi, come non ci sono altrettanti dubbi che i giallorossi, tra le tre di testa, sono quelli che stanno meglio e con un calendario favorevole. Lo stadio Olimpico si prepara alla grande sfida e ci si attende il tutto esaurito. Il popolo giallorosso ci crede e saranno oltre 70.000 gli spettatori attesi. Anche l'Inter avrà un buon incitamento, all'Olimpico sono attesi infatti circa 6.000 nerazzurri. Tutti disponibili per mister Ranieri che deciderà all'ultimo che cosa fare con Francesco Totti.

Le chiavi tattiche – Menez-Taddei in 2 per una maglia e questa scelta condizionerà l'atteggiamento tattico della Roma. Con Menez, Ranieri schiererà una squadra nettamente più offensiva, mentre con Taddei (il favorito) e Perrotta si punterà meno sull'uno contro uno sulle fasce e più sull'inserimento dei centrocampisti. In mediana confermata la coppia Pizarro-De Rossi. I duelli forse decisivi però, riguarderanno Lucio-Toni da una parte del campo e Juan-Burdisso contro Eto'o-Milito, dall'altra. L'Inter metterà sicuramente la sfida sul piano fisico, la Roma dal canto suo dovrà tenere il ritmo alto e pressare i mediani nerazzurri cercando di fare la partita.

L'uomo in più Mirko Vucinic, largo a sinistra sarà determinante. Il montenegrino, tolta la parentesi negativa di mercoledì contro il Bologna, è in un buono stato di forma e riesce a sfruttare al meglio il lavoro sporco che fa Luca Toni. Per mettere in difficoltà Maicon, Mirko Vucinic avrà bisogno delle sgroppate e degli inserimenti di John-Arne Riise che quest'anno si sta imponendo come uno dei migliori terzini sinistri del campionato.


L'uomo da temere
– Senza nulla togliere a Milito e agli altri campioni nerazzurri ma l'uomo da tenere sotto stretto controllo sarà Samuel Eto'o. Il camerunese è caldo. Contro il Livorno ha trascinato i suoi alla vittoria, contro il Chelsea è stato decisivo. E' un leader nato e come tutti i bomber di razza quando entra in una striscia positiva diventa implacabile.

Il casoFrancesco Totti si o Francesco Totti no? E' questo il tormentone delle ultime ore che si domandano in molti a Roma. Badate bene, il dubbio non è tra campo e panchina, ma tra panchina e tribuna. Il Capitano in settimana ha dichiarato prima di “essere disponibile” e poi “di non scendere in campo”, per poi smentirsi ancora dicendo che non vede l'ora di giocare questa partita. Dichiarazioni fatte ad hoc? Possibile, Totti ora è diventato anche un campione di comunicazione. Psicologicamente portarlo anche solo in panchina potrebbe dare una scossa in più ai giallorossi e perché no, potrebbe essere un asso nella manica di Claudio Ranieri nel finale del match
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