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Roma, Pallotta: "Vedo Totti dirigente". Poi la smentita

Alla Sloan Conference, Pallotta ha ammesso: "Vorrei che Totti entrasse a far parte del management ma lui preferirebbe continuare a giocare". E poi su Garcia: "Usava sempre la stessa tattica"

James Pallotta spiazza tutti. Quelle del presidente americano, alla Sloan Conference, sembrano parole di addio per Francesco Totti: "Vorrei che entrasse a far parte del management ma lui preferirebbe continuare a giocare. La situazione di Francesco è davvero difficile". 

Parole dette davanti ad un gruppo nutrito di tifosi. E c'è di più. Sul futuro di Totti, Pallotta avrebbe anche aggiunto che il numero 10 "avrebbe gradito un trasferimento a Miami o a New York".

Parole che pesano, destinate a far discutere. Pallotta che avrebbe poi detto di "adorare" Morgan De Sanctis e che "diventerà un allenatore o dirigente quando si ritirerà" ha scaricato anche Manuel Iturbe ("non adatto al nostro gioco") e Rudi Garcia reo di "scegliere sempre la stessa strategia". 

La Roma, dal canto suo, ancora non ha confermato ufficialmente le dichiarazioni del presidente. Dichiarazioni, che prendiamo con le pinze, e che in giornata Pallotta, al sito ilmessaggero.it ha poi smentito: "Non ho mai detto queste cose su Francesco, ho detto solo che è un grande giocatore ed è stato il migliore in Italia per moltissimo tempo. Potrà rimanere a Roma per quanto tempo vorrà".

Comunque vada, come già annunciato, siamo davanti ad un bivio. Totti deve decidere cosa farà da grande. L'onda d'urto dell''intervista trasmessa al Tg1 fa ancora eco a Trigoria. Le lancette passano. Totti si sente ancora un giocatore mentre la Roma si prepara ad un prossimo futuro senza il "suo" Capitano in campo, con quella numero 10 che probabilmente verrà anche ritirata. In fondo hanno smesso di giocare anche Pelè, Ronaldo e Zidane. Sono cose che inevitabilmente capitano, Capitano. 

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