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Operazione 'Fuorigioco', la Lazio si difende: "Moggi autorizzato ad agire"

I fatti addebitati alla Lazio riguardano i rapporti con il procuratore Alessandro Moggi, che ha assistito la società nel 2011, in occasione del trasferimento di Foggia alla Samp e nel 2012 in occasione di Sculli al Genoa

La Lazio, in riferimento alle notizie relative all'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli sull'operazione 'Fuorigioco', per completezza ed esattezza di informazione al pubblico, in un comunicato stampa precisa che "i fatti addebitati alla Lazio, e per essa al suo Presidente Lotito ed al consigliere delegato Moschini, riguardano i rapporti con il procuratore Alessandro Moggi, che ha assistito la società nel 2011, in occasione del trasferimento del calciatore Foggia alla Sampdoria e nel 2012 in occasione del trasferimento del calciatore Sculli al Genoa".

L'accusa sostiene che "i compensi erogati dalla Lazio al sig. Alessandro Moggi per i due trasferimenti per i quali aveva ricevuto formale incarico, sarebbero stati illegittimamente detratti dalla società come costi sostenuti, perché, ritiene che, pur essendo stati fatturati e pagati tramite bonifici bancari, le prestazioni oggetto di fattura sarebbero state rese dal Moggi a favore del calciatore e non della società".

L'ammontare delle imposte che sarebbero state evase attraverso la detrazione di tali costi è "di euro 28.000,00, ripartiti nelle due annualità 2011 (euro 16.000,00) e 2012 (euro 12.000,00)".

La Lazio è certa di poter dimostrare agli inquirenti, nei quali ripone la massima fiducia, "la piena regolarità del suo operato, per avere il procuratore Alessandro Moggi agito su incarico della Società, formalmente conferito, ed essere stato retribuito attraverso bonifici bancari".

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