Garcia lancia l'appello: "Napoli-Roma sia una festa e non una guerra"
Sarà Paolo Tagliavento ad arbitrare domani Napoli-Roma, anticipo e big match della 10a giornata del campionato di Serie A in programma domenica alle 15
Rudi Garcia, alla vigilia della trasferta a Napoli, lancia un appello: "Per me il calcio deve essere una festa, non una guerra. Nel calcio deve esserci amicizia e rispetto degli altri colori. Domani, e anche nella gara di ritorno, sarà una bella opportunità per mostrare che ognuno pensa positivo e con molto rispetto".
"ABBIAMO I PIEDI PER TERRA" - "Dopo la sconfitta con il Bayern, sembrava fossimo sotto terra. Ora siamo primi con la Juventus e sembra che siamo sulle nuvole. Non è vero, abbiamo sempre un atteggiamento equilibrato e giochiamo per vincere ogni partita", sottolinea Garcia dopo l'aggancio alla vetta. "La trasferta di Napoli è sempre difficile a livello sportivo, affrontiamo una squadra forte che in casa è ancor più temibile. Dobbiamo essere concentrati e pensare al campo, il nostro atteggiamento non cambierà".
LA FORMAZIONE - In difesa, in particolare, bisogna trovare un partner per Yanga-Mbiwa. "Speriamo ci sia Manolas, ma se non gioca non saremo in 10 e schiereremo qualcuno accanto a Mapou", spiega l'allenatore, che risponde poi alle domande sull'impiego 'dosato' di Mattia Destro in attacco. "L'allenatore pensa sempre alla squadra. Sono stato anche io calciatore e un calciatore pensa a se stesso. Destro per me non è al di sotto degli altri attaccanti. Io devo valutare diversi elementi prima di una partita e sulla base di queste considerazioni decido di schierare una punta centrale o due", dice.
SEMPRE KO A NAPOLI - Nell'annata 2013-2014, la Roma ha perso due volte a Napoli tra campionato e Coppa Italia. "Dobbiamo dimostrare che siamo migliorati rispetto allo scorso anno, anche se abbiamo una rosa ora incompleta. Quest'anno, forse, sarà differente. All'inizio della stagione, tutti sanno che la trasferta di Napoli è difficile. Siamo primi, vuol dire che la fase iniziale della nostra annata è positiva", dice prima di soffermarsi in generale sul campionato.
SOCIETA' MULTATA - Il giudice sportivo ha inflitto alla Roma una multa di 15mila euro per il "coro insultante per motivi di origine territoriale" intonato dai tifosi giallorossi durante il match contro il Cesena. A questa si aggiungono altri 12mila euro di ammenda alla società giallorossa a titolo di responsabilità oggettiva "per avere un componente della panchina aggiuntiva, nel corso del primo tempo, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente, con recidiva reiterata".
