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Lottomatica, che pianto greco: nona sconfitta di fila

Non basta alla Virtus l'arrivo di Boniccioli in panchina. La squadra non gira, la difesa è assente e in attacco regna l'anarchia. Hutson e soprattutto Jaaber poi sono lontani parenti di quel che erano a inizio stagione

Foto di Alessio Brandolini
Altro giro, altro regalo. La Lottomatica arriva alla nona sconfitta di fila. Il dicembre amaro della Virtus Roma si arricchisce di un nuovo triste capitolo. I modesti greci del Maroussi banchettano in trasferta e regolano a proprio vantaggio anche la differenza canestri.

La qualificazione per la Top 16 si complica terribilmente, oramai in modo difficilmente reversibile.
Boniciolli si danna l'anima in panchina, cerca di dare un senso al suo esordio sul pino della Virtus ma il malessere è profondo e cambiare l'attitudine (pessima) di questa squadra richiede una impressionante mole di lavoro.

I primissimi minuti della partita ricalcano fedelmente le ultime prestazioni dei capitolini, arriva immediatamente un parziale negativo di 2-12 ed il successivo, inevitabile timeout della Lottomatica per cercare di arginare l'inerzia degli ospiti.

I capitolini omettono quasi integralmente la fase difensiva, dimostrando ancora una volta la totale mancanza di gerarchie e basilari regole difensive oltre ad una spiccata tendenza all'anarchia in fase offensiva. C'è n'è abbastanza per far imbestialire il (poco) pubblico presente sugli spalti del palazzetto.

I greci fiutano la possibilità di ribaltare anche la differenza canestri e per tutta la partita i romani devono fare i conti con un passivo nel punteggio che è quasi sempre oltre la doppia cifra.
L'unico piccolo sussulto si nota nel terzo periodo, quando dopo una bella serie di giocate in attacco Roma torna a farsi vedere negli specchietti del Maroussi a -6, è solo un fuoco di paglia però e ben presto la Virtus torna a fare i conti con uno svantaggio che rischia di arrivare intorno alla 20 lunghezze.

Boniciolli tenta in ogni modo di destare dal torpore un imbarazzante Hutson (dannoso su entrambi i lati del campo) con urla e gesti di ogni tipo, purtoppo con scarsi risultati. Brutte notizie arrivano anche da Jaaber che è la controfigura del fuoriclasse ammirato a inizio stagione. L'asse play-pivot della Virtus necessità di una totale inversione di tendenza se la dirigenza intende salvare questa disgraziata stagione.

Nel finale di gara lasciano intravedere buone cose Winston (eccellente solista ma poco propenso a giocare di squadra) e Minard (forse alla migliore partita con questa maglia) mentre Vitali e Tourè poco considerati dal coach sembrano le prime “vittime” del nuovo corso.

I greci tirano dal campo con percentuali siderali (sopratutto da due), iscrivendo a referto statistiche che fanno arrossire i padroni di casa, gli ospiti distribuiscono equamente anche le conclusioni con perfetto equlibrio, il Maroussi si iscrive alla lunga lista di squadre beneficiate dai romani nel corso di questa annata.

E' presto per chiedere miracoli al nuovo coach che nonostante la sconfitta ha già lasciato intravedere
doti di visione di gioco (sopratutto con rotazioni degne di questo nome) e carismatiche nettamente superiori al suo predecessore.

Domenica è ancora tempo di campionato e Roma giocherà a Varese per evitare la decima sconfitta di fila e rianimare il suo grigio torneo.


Parziali (17-28; 39-51; 57-65, 74-87)
Lottomatica: Giachetti, Gigli 2 , Jaaber 4, Hutson 4, Crosariol 14, Winston 26, Minard 22 , Vitali 2,De La Fuente NE, Toure NE, Tonolli NE. Allenatore: Matteo Boniciolli
Maroussi Atene: Milosevits 9, Keys 9 ,Pelekanos 12, Batis 3, Homan 13, Diamantopoulos NE, Mavroeidis, Calathes 3, Nadfeji 22, Kaimakoglou 6, Lucas 6 , Arigbabu NE.
Allenatore: Georgios Bartzokas.
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