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La Lottomatica scende dal treno: l'Eurolega si ferma qui

Inutile vittoria contro i demotivati sloveni dell'Olimpia Lubiana. Alla Top 16 ci vanno i greci del Maroussi per la differenza canestri. Fatali i disastrosi 40 giorni che hanno portato all'addio di Gentile

Foto di Alessio Brandolini
La stagione europea della Lottomatica è finita ieri sera. Siamo solo al 14 gennaio, ma gli uomini di Boniciolli devono mestamente abbandonare la recita. I capitolini ottengono una facile vittoria casalinga contro una svagata Union Olimpia. Troppo poco e troppo tardi per volare alle Top 16, la più prestigiosa vetrina del basket continentale che vedrà quest'anno solamente una squadra italiana in corsa: la corazzata Siena.

Roma affronta una squadra scarica, priva di interessi di classifica, un quintetto che scende sul parquet solo per onor di fima. Ne scaturisce una partita poco appassionante che si chiude sul 69-48. La truppa di Boniciolli ha gettato al vento la sua qualificazione tra novembre e dicembre, quando la truppa aveva un altro condottiere, ovvero Nando Gentile che pure, dopo le prime 3 gare sembrava ampiamente alla portata grazie alla partenza sprint e la clamorosa vittoria ottenuta a Mosca.

Di positivo c'è da costatare che la nuova gestione tecnica comincia a mostrare i primi frutti. La fase offensiva è nettamente migliorata e Roma a poco poco comincia ad assumere una fisionomia ben delineata e credibile. In Eurolega però, obiettivamente era impossibile tuttavia recuperare il tempo perso con l'era Gentile, solo un miracolo sportivo poteva traghettare Boniciolli alla fase successiva della competizione.

In grande spolvero Jaaber (23 punti) finalmente tornato a buoni livelli, completamente da rivedere Hutson che con una pessima serata al tiro ed in difesa (0-7 dal campo) ha probabilmente griffato una delle peggiori prestazioni in carriera. Sono apparsi in crescita Gigli e Vitali.

Difficile commentare la prova degli sloveni, gli avversari quantomai svogliati hanno sverniciato impietosamente i ferri del palazzo (2 su 22 pari al 9%) con i loro tiri dall'arco ed hanno faticato non poco a raggiungere la doppia cifra nei punti complessivi, evidenti segnali della scarsa attitutidine della Olimpia.

Ad inizio terzo quarto il tabellone recita un impietoso vantaggio di 26 punti, una semplice formalità per i padroni di casa chiudere la pratica, putroppo la Virtus riceve cattive notizie da Atene, ed è costretta a lasciare la competizione per uno svantaggio negli scontri diretti con il Maruossi.

Lo sconsolato e provato pubblico romano ha salutato l'eliminazione con qualche coro polemico, principalmente rivolto al vecchio allenatore e al presidenti. L'attenzione dei romani ora è tutta per il campionato dove l'obbiettivo è conquistare un posto per le Final Eight di Coppa Italia.
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