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La Lazio affonda anche a Genova. Roma ad un passo dalla Champions

Dopo la quaterna subita domenica scorsa in casa, la squadra di Rossi rimedia altri tre gol al Marassi. La Roma ritrova Totti e recupera altri due punti al Genoa: il quarto posto è ora a portata ad una sola lunghezza

C'era una volta la Lazio. Dopo la scoppola rimediata all'Olimpico contro il Cagliari, gli uomini di Rossi erano chiamati quantomeno ad una reazione d'orgoglio. Stavolta però della reazione non c'è stata neanche l'ombra e la Sampdoria, soprattutto nella ripresa, ha avuto gioco facile a piegare la squadra di Rossi.

A nulla è servito stravolgere la formazione, con la difesa diversa in tre elementi su quattro rispetto a domenica scorsa, con Muslera al posto di Carrizzo e con l'abiura del tridente, con Zarate in panchina per far posto al “trequartista” Mauri. L'argentino è entrato nella ripresa al posto di Rocchi,  quasi a sancire l'ufficialità della loro incompatibilità caratteriale che ne rende difficile la contemporanea presenza in campo.

Apre la gara un destro al volo di Delvecchio che sorprende il povero Muslera. La Lazio reagisce e alla mezz'ora trova il pareggio. Rocchi riceve palla in area, la lascia sfilare e in girata di destro incrocia battendo il portiere.

La ripresa è un monologo blucerchiato. Al 6' Cassano salta due avversari sul lato sinistro dell'area, si accentra e di destro calcia a girare nell'angolo lontano. Passano quattro minuti e Stankevicius mette la parola fine alla gara: su calcio d'angolo da sinistra Stankevicius salta più alto di tutti e da posizione centrale segna di testa. E più tardi é Muslera ad evitare il secondo 4 a 1 consecutivo, parando un rigore a Bellucci.

A fine gara Rossi è di poche parole e riesce solo a dire: “E' il momento di tirare fuori quello che abbiamo”. La sensazione però è che il tecnico abbiamo perso il controllo della situazione. L'ombra di Donadoni è sempre più prepotente.

L'umore dei laziali è reso ancor più nero dal contemporaneo momento d'oro della Roma. I giallorossi piegano, non senza soffrire, il Palermo e si portano ad un solo punto dalla zona Champions. E se Milito non avesse pareggiato a San Siro ci sarebbe addirittura stato l'aggancio al Genoa: roba impensabile due mesi fa.

Contro il Palermo era la gara di Totti e il capitano non fallisce. Al 24' porta avanti i suoi con un tiro dal limite di destro, deviato da Migliaccio imparabilmente per Amelia. La squadra di Ballardini reagisce e al 31' trova il pareggio con un tocco di sinistra di Cavani, servito da Liverani in profondità.

Il gol che decide l'incontro arriva al 47' del primo tempo con un gol di testa di Brighi servito ancora da Totti. La ripresa mostra una Roma capace di soffrire con ordine un Palermo a trazione anteriore (fuori Nocerino, dentro Mchelidze). Alla fine arrivano i tre punti. Tegola della giornata è l'infortunio di Cassetti: per lui risentimento muscolare di cui verrà valutata l'entità quanto prima. Visto il caso Panucci, appare ormai certo il ricorso al mercato per tamponare quella che potrebbe diventare una falla capace di rovinare un'intera stagione.
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