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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Lazio affonda nel diluvio dell'Olimpico. Ballardini sempre piu' a rischio 

La Lazio perde ancora. Questa volta, in un Olimpico semi deserto e bagnato da un'incessante pioggia, è il Milan a banchettare sugli uomini di Ballardini

Il diluvio che si abbatte su Roma fotografa a pieno la situazioe della Lazio, troppo Zarate dipendente. Sensazioni opposte all'Olimpico il Milan è in un periodo positivo, la Lazio in crisi nera e alla prima palla goal i rossoneri passano con Thiago Silva. La reazione della Lazio è legata solo alle invenzioni di Zarate, spesso devastante in dribbling ma sfortunato nelle conclusioni. Al colpo del ko laziale ci pensa così Pato con uno stacco perentorio per il raddoppio ai padroni di casa non basta buttare il cuore oltre l'ostacolo nella ripresa e arriva solo il goal della bandiera per il definitivo 1-2. Davide Ballardini cerca di stabilizzare la propria traballante panchina tornando al collaudato 4-3-1-2 con Matuzalem alle spalle della coppia Zarate - Rocchi per cercare una vittoria che manca da troppo tempo. L'avvio biancazzurro fa ben sperare ma dopo il vantaggio milanista, gli aquilotti si sciolgono. Tutto il gioco è affidato alle magie di Zarate che è costretto a scartare mezza squadra avversaria per avvicinarsi alla porta. Nella ripresa c'è Cruz al posto di Mauri, Lazio a trazione anteriore. I padroni di casa spingono di continuo, Kolarov sale spesso e su un suo cross basso Cruz non trova la porta da pochi metri. Zarate è il giocatore più temuto dai rossoneri e al 19' da una sua iniziativa nasce l'autogoal di Thiago Silva per l' 1-2. Passa meno di un minuto e l'infermabile argentino salta tutti ma sul suo destro potente c'è ancora Dida! Sempre i biancocelesti alla ricerca disperata del pareggio, Meghni appena entrato centra per Rocchi che tutto solo mette a lato di testa coronando una prestazione disastrosa. La Lazio da qui in poi scompare e Muslera compie due miracoli: su Flamini e Pato. La differenza di qualità a centrocampo tra le due squadre sposta clamorosamente gli equilibri a favore del Milan. La regia di Pirlo è sempre sapiente e tatticamente perfetta, Ambrosini chiude i varchi nella corsia di Ronaldinho mentre Seedorf cuce e ricama con lucidità. L'esatto contrario è il trittico di metà campo dei capitolini, Baronio passeggia, Brocchi corre quasi sempre a vuoto mentre Mauri è un ectoplasma. Al termine della gara, in tribuna d'onore, è stato avvistato Zdenek Zeman che ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito ad un suo possibile arrivo sulla panchina della Lazio: "Non posso fare le cose da solo. Sinceramente non c'è stato nessun contatto con Lotito, e credo che non se ne parlerà". Continua intanto il silenzio stampa in casa Lazio. Anche per questa domenica nessuno si presenterà davanti ai microfoni dei giornalisti. Inoltre, da mercoledi biancocelesti nuovamente in ritiro. Da stabilire ancora la meta.

IL TABELLINO

LAZIO-MILAN 1-2

MARCATORI: 21' Thiago Silva (M), 35' Pato (M), 64' aut. Thiago Silva (L)

LAZIO (4-3-1-2): Muslera 6.5; Lichtsteiner 5.5, Siviglia 5 (72' Cribari 5), Radu 6.5, Kolarov 6; Brocchi 4.5, Baronio 5 (62' Meghni 6.5), Mauri 4 (46' Cruz 6); Matuzalem 6; Zarate 7, Rocchi 4.5.  A disposizione:  Berni, Diakitè, Foggia, S.Inzaghi. All.  Ballardini 5.5

MILAN (4-3-2-1): Dida 6.5; Oddo 5.5, Nesta 6, Thiago Silva 6.5, Zambrotta 5.5; Seedorf 6.5 (81' Flamini s.v.), Pirlo 7, Ambrosini 6; Ronaldinho 6 (87' Abate s.v.), Pato 7; Borriello 5 (74' F.Inzaghi s.v.).  A disposizione: Storari, Kaladze, Antonini, Huntelaar. All. Leonardo 6

ARBITRO: Damato di Barletta 6

AMMONITI: Nesta (L), Zarate (L), F.Inzaghi (M)
 

AZIONI SALIENTI

2' Zarate sulla sinistra si libera del marcatore e serve in profondità Mauri preso in controtempo dal passaggio del compagno. Rocchi però che non si era fermato si ritrova la palla tra i piedi e un po' defilato prova la botta di mancino. Palla che sfila alla destra della porta di Dida

21' Prima palla goal, prima rete per il Milan. Bel calcio piazzato di Pirlo dalla sinistra. Il tiro, sul portiere, viene schiacciato in rete quasi sulla linea di porta dalla testa di Silva. Muslera pecca in questo caso, non uscendo dai pali a liberare. 0-1

30' Punizione a giro di Zarate sul precedente fallaccio di Nesta da dietro. Tiro dal limite, Dida c'è e manda in angolo

35' Illuminazione di Ronaldinho che raccoglie palla sulla sinistra in seguito a un cross ribattuto, bel cross in mezzo sul dischetto del rigore, e grande stacco e anticipo di testa di Pato ai danni di Kolarov. Palla schiacciata a terra perfettamente verso il secondo palo. Muslera battuto. 0-2

37' Punizione a due in area laziale concessa da Damato per una scivolata di Lichtsteiner interpretata incredibilmente come un retropassaggio. Comunque punzione difficile sparata rasoterra alla destra di Muslera da Seedorf.

43' Gran botta di Matuzalem che raccoglie un rimpallo in seguito a un tentativo di dribling del compagno Zarate. Grande la distanza, tiro che rimbalza poco prima di arrivare tra le mani di Dida, ma il portiere blocca.

49' Kolarov in mezzo all'area rasoterra. In tuffo in tre, Rocchi, Cruz e Silva. Tocca il difensore milanista e manda di poco sopra la traversa

64' Scambio Zarate-Cruz al limite dell'area, il folletto argentino prova la botta da fuori di mancino, rimpallata prima da Oddo finendo in mezzo all'area, poi Silva se la ritrova tra i piedi ma senza accorgersi di piatto spiazza Dida e insacca. 1-2

65' Ancora Zarate. Dribling insistito centralmente e siluro da fuori. Dida può solo respingere in calcio d'angolo

77' Cross in mezzo di Meghni dalla sinistra, Rocchi salta più in alto di tutti e impatta la palla di testa, ma il tiro sfila alla sinistra del palo di Dida.

82' Appena entrato Flamini si butta su un pallone respinto da Cribari e al volo lascia partire un siluro a scendere verso l'incrocio dei pali. La manona di Muslera salva la porta mandando in angolo.

91' Occasione per Pato che aggancia il lancio per lui sulla sinistra, punta Cribari, lo salta e cerca la porta. Muslera smanaccia in angolo
 

TOP

MAURO ZARATE 7: La Lazio è solo lui, ci prova in tutti i modi. Si impegna, si agita, a volte forse esagerando, ma il suo strafare non è mai lezioso. I compagni comunque non sembrano ora a un livello tale da poterlo assistere adeguatamente.

STEPHAN LICHTSTEINER 6+: Forse la prima gara di quest'anno sui livelli a cui ci aveva abituati nella stagione scorsa. Onnipresente, tanta corsa, cuore e attenzione, oltre ad alcuni interventi difensivi davvero pregevoli. Manca ancora di precisione in fase offensiva, ma quella è sempre stata una sua lieve pecca.

FLOP 

LA FASE DIFENSIVA 4: Imbarazzante la fase difensiva laziale sui calci piazzati e sulle palle alte. Ancora una volta due goal regalati all'avversario come era successo anche in Europa col Villareal. E le colpe sono sempre spartite tra portieri e difensori, elementi che continuano a non trovare un equilibrio e una sintonia perfetta, un po' per il livello dei singoli, un po' per i continui cambi partita dopo partita da parte dell'allenatore, che non sembra ancora avere chiaro chi siano i centrali titolari e che continua ad alternare per esigenze di rosa il Radu-centrale col Radu-terzino.

STEFANO MAURI 4: Spettatore non pagante per 45' minuti. Non tocca una palla e non aiuta nè in fase offensiva, nè in fase difensiva. Eliseu, Foggia e Meghni avrebbero fatto di certo meglio, perchè non schierare uno di loro?
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