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Il Livorno scappa, Floccari e Rocchi lo riprendono

Secondo tempo travolgente dei biancocelesti che si gettano alle spalle paure e sfortuna e schiantano i toscani, penalizzati dagli infortuni. Bene il neo acquisto e Rocchi. Male Zarate

Ieri all'Olimpico sembrava di assistere un film già visto. Avversari che con un tiro passano in vantaggio e Lazio che non concretizza la mole di gioco prodotta, anzi colpisce anche due pali. La squadra di Serse Cosmi, ben messa in campo all'inizio, è andata avanti con Bergvold che ha incrociato sul secondo palo battendo Muslera. Lo stesso danese verrà poi sostituito subito dopo la rete, per un infortunio muscolare. L’inserimento di Rocchi e il conseguente passaggio al 4-3-3 manda in tilt la fin lì attenta difesa livornese. Tommy-gol, prende il posto di uno spaesato e nervoso Diakitè e la Lazio cambia. Già detto dei due legni colpiti nel primo tempo, la partiva cambia rotta definitivamente nei secondi 45 minuti. Al 3’ Zarate, in uno dei suoi lampi, si invola in slalom sulla sinistra, centra per Floccari che aggira Rivas e insacca in rete l’1-1. Azione fotocopia poco dopo, con Radu che lancia in profondità Rocchi, controllo su Rivas e palla in mezzo per Floccari che non si fa pregare e infila De Lucia per il 2-1 e il Livorno si scioglie clamorosamente. La Lazio è ormai padrona del campo e al 27’ Baronio verticalizza per Rocchi che, partito in posizione dubbia, attende il momento giusto e insacca nell’angolino il 3-1 ed esultanza rabbiosa dell'ex capitano. Nel finale lo stesso Rocchi si procura un calcio di rigore con conseguente espulsione di Perticone, dal dischetto Kolarov non sbaglia e chiude i conti sul 4-1. Da segnalare la diatriba poco piacevole che ha coinvolto Rocchi, Zarate e lo stesso Kolarov nel “decidere” il tiratore del penalty.  Rocchi e Floccari strepitosi, Zarate si accende ad intermittenza ma spesso fa male. Bene Kolarov e Radu, male Diakitè sostituito a metà primo tempo, Baronio si rifà con l’assist per Rocchi. Nel Livorno sufficiente la linea mediana, impalpabili gli attaccanti e disastrosa la linea di difesa
Anche quando si vince, si sa, in casa Lazio non si può stare tranquilli. In conferenza stampa Ballardini inizia un show, ne ha per tutti da Rocchi a Diakitè, passando da Lotito a Zarate. A Ballardini non è proprio andato giù il siparietto Zarate-Kolarov in occasione del rigore né l’atteggiamento di Diakité in occasione del cambio: "E’ sbagliato comportarsi così, come è sbagliato lamentarsi per una sostituzione ( "Diakitè non è Beckenbauer. Prima che arrivassi, aveva giocato 8-9 partite in serie A" – ha rincarato la dose). Roma porta a queste esasperazioni, ma bisogna saper gestire questi elementi di difficoltà. Bisogna superarli. L’atteggiamento di Kolarov, Zartate e Diakitè è sbagliato perché tutti dobbiamo volere il bene della Lazio. L’ambiente ti porta ad avere questi atteggiamenti, a voler essere protagonista. Invece, deve esserlo tutta la squadra. Se ognuno pensa solo al suo interesse, è sbagliato. E Roma ti porta ad essere ogni tanto un po’ troppo individualista".
Il tecnico ravennate ha anchesentenziato su Rocchi. Ad allontanare Tommy-gol dalla Lazio ci hanno pensato anche le parole del tecnico Ballardini, che ha parlato della sua coesistenza con Zarate: "Non è una cosa che dico solo io, ma parla il campo. Da quando Rocchi e Zarate giocano insieme hanno difficoltà, le loro caratteristiche non collimano bene. Tommaso ha il tempo, Mauro gioca con la palla al piede e spesso questo tempo glielo fa perdere. Ho detto chiaramente a Rocchi che se giochiamo con tre punte la situazione va bene, perchè Floccari regge il gioco degli altri due. Altrimenti, solo lui e Zarate vanno meno bene".
In chiave mercato, intanto, a giorni verranno ufficializzate le cessioni di Makinwa e Eliseu al Saragozza. Claudio Lotito è deciso ad accontentare il tecnico Ballardini, che ieri si è detto convinto di aver bisogno di tre o quattro giocatori. L'obiettivo principale è un regista, ed il nome buono è quello di D'Agostino. L'alternativa sarebbe Cigarini, che al Napoli continua a non trovare spazio. La società biancoceleste conta di fare cassa grazie alle cessioni di Ledesma e Rocchi, mentre per la difesa resta in pole position il cagliaritano Canini.


Questo il tabellino di Lazio Livorno 4-1

Lazio - Livorno 4-1

Reti:  Bergvold al 7', Floccari al 48' e al 54' s.t., Rocchi al 71', Kolarov (Rig) al 91'
Lazio (3-4-1-2): Muslera 6, Siviglia 6, Diakitè 5,5 (35' Rocchi 7,5), Radu 6, Lichtsteiner 6, Firmani 7, Baronio 7, Kolarov 7, Matuzalem 6 (66' Brocchi 6), Floccari 8 (68' Mauri 6), Zarate 6. A disp: Berni, Scaloni, Makinwa, Inzaghi. All. Ballardini
Livorno (3-5-1-1): De Lucia 5,5, Perticone 5, Rivas 4,5, Miglionico sv (19' Knezevic 5), Marchini 6 (65' Tavano ), Filippini 5,5, Mozart 6, Bergvold 6,5 (13' Pulzetti 6), Vitale 6, Candreva 5, Danilevicius 5,5. A disp: Benussi, Pulzetti, Knezevic, Cellerino,  Diniz, Galante, Tavano. All. Cosmi
Espulso: Perticone . Ammoniti: Knezevic, Firmani, Marchini e Danilevicius
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