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Coronavirus, Tare: "La stagione di Serie A va finita per rispetto dei morti"

Il ds della Lazio: "I tempi non sono ancora maturi per decidere la cancellazione. Gli infetti stanno diminuendo e interrompere il campionato sarebbe ingiusto"

In attesa di capire se e quando la Serie A tornerà in campo vista l'emergenza coronavirus e se ci saranno tagli di stipendi nei club, la Lazio ribadisce la sua posizione in maniera netta e chiara sulla ripresa del campionato.

"La stagione deve essere portata a termine - ha spiegato il ds biancoceleste Igli Tare al canale tedesco 'Sport1' -. Il campionato deve andare avanti per rispetto dei morti e di tutti i tifosi".

"I tempi non sono ancora maturi per decidere la cancellazione - ha aggiunto -. Il numero di persone infette sta diminuendo e interrompere la stagione sarebbe ingiusto". 

Per la Lazio, dunque, il campionato va concluso per rispetto di chi ha perso la vita nella durissima battaglia contro il coronavirus. "Per il calcio italiano fermarsi qui sarebbe un disastro - ha spiegato -. Proveremo ad evitare che questo accada con tutte le nostre forze". 

Del resto in casa Lazio anche i giocatori sono pronti a tornare in campo. "Vorremmo tornare alla normalità e questo significa anche allenarci - ha continuato Tare -. I giocatori non attendono altro".

Il club di Formello non vuole accantonare il sogno Scudetto e lo conferma anche il portavoce dei biancocelesti Arturo Diaconale

Il legittimo interesse della Lazio" è quello di "finire regolarmente il campionato", la necessità del club biancoceleste di portare a termine il campionato di Serie A "non nasce dalla pretesa di vincere lo scudetto a tavolino, ma solo dalla speranza di poterlo conquistare sul campo". È questo il pensiero di Diaconale, estrapolato dal lungo post sul suo consueto 'Taccuino biancoceleste'.

  

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