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Lazio, a Formello è ancora festa biancoceleste per il derby

Circa 300 tifosi non hanno voluto aspettare e si sono presentati già oggi davanti ai cancelli dell'impianto per festeggiare la propria squadra dopo il successo sulla Roma nella stracittadina di domenica scorsa

Quarantotto ore dopo il successo nel derby, in casa Lazio è ancora festa. La squadra di Edy Reja è tornata ad allenarsi dopo la vittoria nella stracittadina e ad accoglierla c'erano circa 300 tifosi che hanno salutato l'arrivo del tecnico e dei giocatori tra applausi, cori e sfottò ai romanisti. La società biancoceleste aprirà le porte del proprio centro sportivo giovedì, ma la tifoseria non ha voluto aspettare per ringraziare i propri beniamini Klose e Mauri su tutti vittoriosi nella partita più sentita della Capitale. Un calore e un affetto che non ha lasciato indifferente lo staff tecnico che ha deciso di svolgere l'allenamento sul campo solitamente utilizzato dalla Primavera e più vicino alla recinzione, in modo da permettere ai presenti di seguire, anche se dall'esterno, la seduta diretta da Reja. E ancora una volta, dopo la corsa sotto la Nord, l'allenatore goriziano è stato il protagonista della giornata. Zio Edy, come ormai lo chiamano affettuosamente i sostenitori, concluso l'allenamento si è avvicinato alla recinzione per salutare i tanti (a cui ha regalato anche la propria giacca) che - nonostante la comunicazione ufficiale della Lazio che fissava a giovedì l'apertura dei cancelli dell'impianto - si erano comunque recati a Formello speranzosi di poter festeggiare gli artefici del successo.

Dopo una lunga scia di derby persi tanto che Totti l'aveva definito ironicamente il vero uomo derby il goriziano quest'anno ha fatto sue entrambe le sfide, lasciando a bocca asciutta l'esordiente Luis Enrique, soprannominato per questo dai tifosi laziali "Luigi Enrico, nostro amico". Le dimissioni del tecnico, gli attriti con la dirigenza, sembrano ormai soltanto un ricordo per una squadra che con il successo di domenica ha consolidato il terzo posto in classifica che permetterebbe di accedere alla Champions League. Sulla scia dell'entusiasmo, ieri, Reja aveva ammesso che neppure lo scudetto è impossibile al suo gruppo. Con 12 partite da disputare la matematica gli dà ragione, dato che Milan e Juve (con una partita in meno) hanno rispettivamente sei e due punti di vantaggio. Il terzo posto, però, varrebbe di suo uno scudetto.

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