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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fair play finanziaro, la Roma cerca di convicere l'Uefa per evitare sanzioni

Da Trigoria fanno sapere che "l'incontro è stato molto positivo". Sotto inchiesta anche Inter, Liverpool, Monaco, Krasnodar, lo Sporting Lisbona e il Besiktas

Dopo essere entrata nel mirino dell'Uefa per il financial fair play, la Roma cerca di evitare il 'warning' dal massimo organo del calcio europeo e così una delegazione si è recata a Nyon (Svizzera) per fornire all'Uefa le informazioni richieste. L'organismo presieduto da Michel Platini aveva annunciato il 25 settembre di aver aperto una procdura a carico di sette club per il non-rispetto delle regole del fair-play finanziario, imputando loro il fatto che nell'ultimo triennio avessero speso più di quanto consentito in relazione ai ricavi. 

Prima delegazione a presentarsi davanti ai commissari Uefa è stata la Roma, ieri. Una semplice informativa prima di riprendere l'aereo che l'avrebbe a fine mattinata riportata nella capitale. "Si tratta essenzialmente di incontri di lavoro. Non forniremo alcuna indicazione sul loro esito", ha dichiarato il servizio stampa dell'Uefa, evitando di fornire ulteriori dettagli sul vis-a-vis. 

Da Trigoria fanno sapere che "l'incontro è stato molto positivo. È stata rinnovata la collaborazione con l'Uefa e naturalmente questo è l'inizio di un processo che porterà a nuovi step". Dopo la Roma, tocca al Liverpool mentre ieri è stato il turno anche dell'Inter. Le audizioni delle società interpellate si chiuderanno oggi con il Monaco. Oltre ai due club italiani, al Liverpool e al club monegasco, gli altri tre club sotto inchiesta sono il Krasnodar, lo Sporting Lisbona e il Besiktas che saranno sentiti più in là. 

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