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Lazio, continua il braccio di ferro con Petkovic: intanto arriva Reja

Vladimir Petkovic è stato esonerato, ma non per vie ufficiali. Lotito è su tutte le furie

Feste rovinate in casa Lazio. Il presidente Claudio Lotito è su tutte le furie, Vladimir Petkovic è stato esonerato, ma non per vie ufficiali, ed Edy Reja è ormai prossimo a tornare a sedersi sulla panchina dell'Olimpico.

Per lui contratto da meno di 500mila euro per sei mesi ed una promessa di incontrarsi a stagione conclusa per parlare di futuro. Lotito aveva provato anche a sondare Giovanni Trapattoni e Domenico Di Carlo, ma alla fine la sensazione è che proprio Reja dirigerà il suo primo allenamento il prossimo 30 di dicembre. 

LA SVIZZERA - Ieri, intanto, è arrivata l'ufficialità. Come vi avevamo già annunciato Petkovic allenerà la Svizzera dopo i Mondiali. "Sono molto orgoglioso della fiducia che l'Associazione Svizzera ripone in me, affidandomi la guida della nazionale maggiore dal 1° luglio". Non solo Petkovic ha dichiarato anche di non 'mollare' la Lazio e di pensare al 6 gennaio quando "ci aspetta la partita contro l'Inter. Non permetterò a nessuno di dubitare neppure per un secondo che io possa trascurare anche solo minimamente la Lazio, perché distratto dal mio futuro impegno".

LOTITO FURIOSO - Il presidente della Lazio a Sky Sport 24 è stato chiaro: "Serve una scossa, sto valutando in questi minuti. Incontrerò Petkovic ma non si può più andare avanti così. Non voglio cambiare tanto per cambiare, anche se so che bisogna cambiare strada, fare qualcosa per ripartire. Il futuro? La rosa è ristretta, facciamo valutazioni anche sui campionati esteri. I tempi? Molto brevi". 

RISOLUZIONE CON PETKOVIC - Il comunicato della Federazione svizzera ha fatto imbestialire Lotito, che adesso chiederà i danni al tecnico oltre a non corrispondergli gli ultimi sei mesi di stipendio. Una situazione grottesca dove hanno sbagliato tutti. Secondo quanto riferisce SkySport24, la Lazio e Petkovic stanno andando verso una risoluzione di contratto consensuale in grado di liberare subito il tecnico, già bloccato dalla Svizzera per il luglio 2014 e garantire alla società biancoceleste un'uscita morbida, anche economicamente.

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