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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Roma, Di Francesco: "Vincere facendo divertire. Vorrei lavorare con Totti"

Il neo tecnico: "Mi hanno colpito i dirigenti che mi hanno voluto a tutti i costi a Roma, il desiderio è quello di voler fare qualcosa di importante e di costruire una squadra che sappia divertire"

La Roma riparte da Eusebio Di Francesco e dalle certezze di mercato sottolineate da Monchi. Il neo allenatore giallorosso si è presentato oggi alla stampa: "La Roma è una squadra già molto competitiva, con giocatori interessanti a dir poco. Ha avuto davanti una squadra come la Juventus ma ha dimostrato di essere una squadra di livello to. La Curva Sud e i nostri tifosi credo saranno fondamentali per spingere la squadra".

L'ex mister del Sassuolo si sente "pronto a questa sfida per migliorare una squadra già fortissima". "Lo scorso anno la squadra ha battuto tantissimi dei propri record, ha avuto un attaccante che ha segnato 29 gol in campionato e quindi so che non sarà facile, ma per vincere qualche trofeo bisognerà migliorare ancora di più il rendimento: io sono qui per questo", ha sottolineato. Un progetto che, magari, potrebbe realizzare con a fianco Francesco Totti: "Ho un legame particolare con lui, sarei molto contento di poter continuare a lavorare con lui anche se in un'altra veste".

Poi la tattica. "Il mio modo di giocare, offensivo e spregiudicato di certo non cambierà con l'arrivo a Roma anche se è normale che qualcosa di diverso ci sarà. Cercherò di mantenere un atteggiamento offensivo anche se il mio calcio non è solo verticalità. Di base il modulo sarà il 4-3-3 ma con le necessarie varianti legate anche ai giocatori e alle loro caratteristiche. Dove possiamo arrivare non lo so, anche se so quello che vorrebbero i tifosi della Roma".

"Non voglio fare proclami. So quali sono le speranze delle persone. - ha poi aggiunto - Quando uno arriva al campo e vede l'atmosfera giusta avremo già fatto un passo avanti e ci toglieremo grandi soddisfazioni". Il finale è sui senatori della Roma. "Ci auguriamo di avere Florenzi a Pinzolo sin dal primo giorno di ritiro. Puo' fare tantissimi ruoli, soprattutto nella catena di destra, ma quello che vorrei fare io è lavorare soprattutto sulla specificità dei ruoli. Alessandro è bravissimo ad attaccare la porta, ha un ottimo tiro e grande corsa, ma ha fatto vedere di saper giocare anche molto bene da terzino".

Infine un pensiero su De Rossi: "Daniele è stato il primo giocatore che ho chiamato appena ero certo che sarei arrivato alla Roma. E' inevitabile che sarà il mio e il nostro punto di riferimento perché lui è il simbolo dell'appartenenza, quel valore fondamentale del quale parlavo anche prima. Mio figlio che gioca a Bologna ma tifa da sempre per la Roma dice sempre che è proprio De Rossi il suo idolo e io, per i valori che Daniele rappresenta, sono d'accordo". 

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