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Derby sale la febbre: la Lazio in silenzio stampa, la Roma svuota l'infermeria

Lotito promette un “ritiro perenne” se non ci sarà un cambio di rotta. Tra i giallorossi si respira ottimismo visti i possibili rientri di Juan e Taddei. Ci sarà Totti nonostante un problema alla caviglia. L'appuntamento è domani all'Olimpico, ore 15,00

derby_lazio"Il derby non è una partita come le altre": l'unico a non pensarla così era Zdenek Zeman, che però dopo aver vissuto il clima di rivalità a Roma ha cambiato idea. Eretico com'è però il boemo sostiene che si il “derby non è una partita come le altre, perchè è difficile vedere derby belli”. Sabato prossimo Lazio e Roma proveranno a smentirlo contendendosi per la centotrentesima volta la stracittadina del Colosseo.

Per 43 volte in passato la partita è stata “bellissima” per i colori giallorossi, 32 invece per quelli biancocelesti. Già, perchè per essere bello e indimenticaile un derby, per un tifoso, deve essere vinto. Chiedere a quelli giallorossi, trionfatori nel 2001 grazie ad un autogol di Negro, che fruttò insieme uno scudetto strappato ai cugini e la vittoria più bella da immaginare, negli ultimi minuti su autorete. Oppure chiedere ai tifosi biancocelesti che con il 3 a 2 dell'anno scorso, a conti fatti, impedirono alla Roma di cucirsi il quarto scudetto sul petto.

Lazio e Roma arrivano a questo derby con uno stato d'animo diverso. In casa biancoceleste c'è aria pesante. Tre sconfitte consecutive hanno convinto Lotito a mandare i suoi in ritiro a Norcia, bloccando contemporaneamente gli stipendi. Il numero uno biancoceleste ha promesso “un ritiro perenne” se non ci sarà una svolta perchè “non si può mancare di rispetto ai tifosi”. Bocche quindi cucite, da Rossi ai calciatori.

Nella fenomelogia del derby, la Lazio si è quindi ritagliata da sola il ruolo di squadra in crisi, sfavorita dal pronostico, ma capace di risorgere proprio nella partita più importante.

Anche Daniele De Rossi ha colto il clima e non ha caso ieri ha detto “di non fidarsi della Lazio in crisi”, dicendosi convinto che “tireranno fuori gli artigli perchè sono nella stessa situazione della Roma all'andata”. I giallorossi arrivano al derby con un morale migliore dei cugini, ma con la pressione di dover vincere per forza per non vedersi allontanare il fondamentale quarto posto.

Spalletti può tirare un sospiro di sollievo perchè l'infermeria si sta finalmente svuotando. Contro gli uomini di Rossi torneranno disponibili sia Juan che Taddei ed anche Menez ieri si è detto pronto a giocare, promettendo addirittura un gol.

In casa Lazio invece è quasi certo il recupero di Brocchi, con lo spostamento di Foggia a sinistra. Rispetto a domenica scorsa le novità dovrebbero essere anche l'impiego di Rozenhal al posto dello sfasato Cribari e il rientro di Pandev che dovrebbe giocare al posto di Rocchi.

Questa la probabile formazione della Lazio

Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov, Brocchi, Ledesma, Matuzalem, Foggia, Zarate, Pandev.

In casa Roma è più difficile abbozzare un undici. Appaiono però certi i rientri di Juan e Taddei. Quest'ultimo è infatti fondamentale per il ritrovato 4-2-3-1 su cui Spalletti da domenica è tornato a fare affidamento. I dubbi più grossi per Spalletti sono per il ruolo di terzino destra (ballottaggio Motta / Panucci) e per il ruolo di esterno alto di sinistra (se non recupera Vucinic ballottaggio Menez / Baptista).

Questa la probabile formazione della Roma

Doni, Motta, Juan, Mexes, Riise, De Rossi, Pizarro, Taddei, Perrotta, Menez, Totti.
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