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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Roma, striscione contro mamma Ciro Esposito: chiusa Curva Sud

L'associazione 'Ciro Vive', tramite il legale della famiglia Esposito, annuncia che chiederà alla Roma il risarcimento di danni all'immagine

La Curva Sud verrà chiusa per un turno di campionato in seguito agli striscioni contro la madre di Ciro Esposito comparsi sugli spalti in occasione di Roma-Napoli di sabato scorso. La chiusura è da scontarsi nel prossimo turno casalingo dei giallorossi, il 19 aprile contro l’Atalanta.

Il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell'A.I.A. Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione del 7 aprile letta la relazione dei collaboratori dal Procuratore federale nella quale, tra l'altro, si attesta che i sostenitori della squadra giallorossa collocati in Curva sud, "all'inizio della gara ed al 40° del primo tempo, esibivano quattro striscioni, dal tenore provocatoriamente insultante per la madre di un sostenitore della squadra avversaria, deceduto in drammatiche circostanze; rilevato altresì che dal medesimo settore, al 3°, 14°, 22° e 40° minuto del primo tempo, venivano ancora una volta indirizzati ai tifosi partenopei insultanti cori espressivi di discriminazione per motivi di origine territoriale (cfr CU 75 del 31 ottobre 2014, CU 80 del 10 novembre 2014 ) - si legge nella nota ufficiale della Lega Calcio - ; considerata la gravità di tale comportamento, idoneo ad acuire il clima di tensione tra le opposte tifoserie: non ricorrendo il concorso delle circostanze ad effetto attenuante ex art. 13 n. 2 CGS; visti gli artt. 12, nn 3 e 6, e 18, n 1 lett. e) CGS; P.Q.M. delibera di sanzionare la Roma con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato Curva Sud privo di spettatori".  

Insomma per il giudice sportivo Tosel non possono passare sotto silenzio quelle accuse rivolte alla mamma di Ciro, Antonella Leardi, e al libro sul figlio che ha perso la vita per i fatti avvenuti prima della finale di Coppa Italia 2014, Napoli- Fiorentina, nella Capitale. Non ci sarà, invece, alcun punto di penalizzazione per la Roma.

James Pallotta ai microfoni di Roma Radio ha commentato così le decisioni del Giudice Sportivo: "Come Roma siamo molto frustrati e delusi dalle azioni che sono state prese, purtroppo non abbiamo il potere di intervenire quando succedono questi episodi, i controlli corretti sono stati fatti fuori dallo stadio rimuovendo gli striscioni da rimuovere. Non è giusto nei confronti di tutti i tifosi che vengono allo stadio dover rispondere e subire le conseguenze di decisioni stupide e idiote prese da gruppi di persone stupide. Stiamo facendo molte cose contro le violenze, anche dietro le quinte. Io personalmente darò un milione di euro a Roma Cares per continuare a combattere tutto questo".

In riferimento agli striscioni affissi all'Olimpico, per altro, l'associazione 'Ciro Vive' tramite il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani, annuncia che chiederà alla Roma ed ai responsabili dell'esposizione il risarcimento di danni all'immagine, buon nome e personali in sede civile.

"Il ricavato - spiegano in una nota i responsabili dell'associazione - sarà devoluto ai bambini ricoverati nel reparto di Rianimazione del Gemelli a Roma e in quello di Oncologia pediatrica dell'ospedale Pausilipon di Napoli".

La Roma è stata multata anche di 12mila euro, a titolo di responsabilità oggettiva, per avere un componente della panchina aggiuntiva, nel corso del primo tempo, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente e per avere inoltre, omesso di intervenire, nonostante i reiterati solleciti arbitrali, affinché i raccattapalle sistematicamente ed intenzionalmente non ritardassero la ripresa del gioco.  

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