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Karsdorp, si può evitare il rimpianto?

Dalla rubrica in the box di Augusto Ciardi su LaRoma24.it

LaRoma24.it / Augusto Ciardi - La sensazione forte che alla fine qualcosa di intentato potrebbe tormentare come un rimpianto. Estate 2017, la Roma con abile mossa compra Rick Karsdorp. Forza d’urto e spinta notevole. Da migliorare in fase difensiva, ma il campionato italiano serve, anche, a questo. Poi la storia è nota, arricchita o svilita, a seconda dei gusti, da quell’ormai banale dissacrante vizio che un tempo si chiamava disincanto romano, che oggi francamente un po’ ha rotto i coglioni: “se era sano non te lo facevano comprà”. E vabbè. Roma è la città in cui ognuno crede di avere una risposta e una soluzione per tutto. Peccato che Roma è anche la città che sta morendo per assenza di risposte e di soluzioni a tutto. Karsdorp ha passato un anno tribolando. Sta bene dalla scorsa primavera. Doveva solo ritrovare la forma migliore e mettere minuti nelle gambe. Passa l’estate, inizia la stagione.

Alla terza partita va in campo, in quell’obbrobrio tattico che ha partorito una formazione forse mai così sbagliata, in casa del Milan. Ciao Roma, prima sconfitta stagionale. Ciao, quasi addio, Karsdorp. Che rivedremo contro il Chievo. Due partite (manco intere) in mezza stagione. Una partita, la partita del crack al ginocchio, in quella scorsa. Tre partite su cinquantasette. Una partita a girone. Pagato quindici milioni di euro (bonus esclusi). Una partita, cinque milioni. Doveva essere il padrone della fascia destra. Ha giocato, in rapporto al numero di gare a disposizione, meno di Jonathan Silva. Ricordate? Continua su LaRoma24.it

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