rotate-mobile
Sport

Sabatini promette che non sarà una 'Rometta'

Il direttore sportivo della Roma: "Stiamo prendendo un calciatore forte, con caratteristiche diverse dagli altri che ci sono, non sarà Van der Wiel"

Quella di Zeman non sarà una 'Rometta', parole e musica del direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini che sottolinea le ambizioni di una squadra in cerca di riscatto dopo la fallimentare annata con Luis Enrique in panchina: "Abbiamo affidato la squadra a un conduttore che riteniamo straordinario - spiega Sabatini parlando del tecnico boemo - Non lo abbiamo scelto per fare da tappabuchi o da scudo spaziale per difenderci, lo abbiamo preso per una pura scelta tecnica ".

E per proseguire il cammino intrapreso lo scorso anno: "La Roma è in divenire, in costruzione, ma ci sentiamo dentro un percorso e Zeman ne fa parte. La sua idea di calcio coincide con quella che noi abbiamo sempre voluto. Vogliamo una Roma forte, che attacchi, che porti i nostri attaccanti a fare 70 gol, vogliamo divertire e vincere".

Un binomio perfettamente riuscito al boemo a Pescara: "Ha fatto qualcosa di grandioso, ma lo scorso anno sarebbe stato difficile proporre qui Zeman. Lui però ha avuto la forza, il coraggio e la qualità di tirarsi fuori da una situazione di oblio e da un declino professionale". E che adesso con la Roma ha l'ultima grande occasione della carriera per imporsi anche a grandi livelli. I primi ad augurarselo sono i sostenitori giallorossi, scottati dalla 'revolucion' asturiana e adesso in attesa di novità dal mercato per riaffacciarsi con entusiasmo all'Olimpico.

''Ai tifosi posso dire di aspettarsi un nome roboante, ma non nell'immediato - confessa però Sabatini - Top player? Non abbiamo mai detto di voler andare su quel territorio, prenderemo ottimi calciatori ma non è giusto accendere un sogno di mezza estate''. Insomma, 'niente giocatori con stipendi da 10-12 milioni di euro perché la Roma sta ricostruendo la sua situazione finanziaria e amministrativa, e deve farlo con i giusti mezzi e con una politica seria.

"Stiamo prendendo un calciatore forte, con caratteristiche diverse dagli altri che ci sono, non sarà Van der Wiel" le parole del ds che hanno fatto scattare il toto-nome (in lizza anche De Silvestri ndr). Già praticamente chiuse invece le trattative per Castan, l'americano Bradley dal Chievo e il giovane regista greco Tachtsidis dal Genoa.

Smentita poi sia l'ipotesi di addio per Osvaldo sia i presunti dissapori col direttore generale Baldini sulla scia del recente allontanamento di alcuni suoi uomini (come Tancredi ndr) da Trigoria: ''Franco è un grande dirigente, è necessario alla Roma e resterà a lungo - conclude Sabatini - Lui ha grandissime qualità che io non ho, è più elegante e bello, ma sa fare il calcio, ogni tanto un battibecco ci viene fuori, ma io non devo acquisire potere, io sono direttore sportivo lui generale, lavoriamo bene insieme''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sabatini promette che non sarà una 'Rometta'

RomaToday è in caricamento