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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'As Roma e il disabile che non è più disabile: "I biglietti? Solo se hai la carrozzina"

Emanuele Pilloni spiega la vicenda a Radio Cusano Campus: "Per la Roma non sono più disabile, posso avere i biglietti solo se mi presento in carrozzina. Mi hanno detto: 'Se non ce l'hai noleggiala'"

Ventidue anni col biglietto scontato per lui e l'accompagnatore. Decine di operazioni per alzarsi dalla sedia a rotelle ed ottenere la propria autonomia. Emanuele Pilloni, classe 1979, è un invalido totale, colpito da tetra paresi spastica da quando è nato. 

Tifosissimo della Roma, non perde da anni una gara dei giallorossi, nonostante abbia bisogno di un aiuto per affrontare le scale dello Stadio Olimpico, una struttura che per i disabili rappresenta un'enorme barriera. Quindi, anche se non è impossibilitato a deambulare da solo, ha bisogno di un accompagnatore per accedere nell'impianto. 

Di punto in bianco, però, Emanuele ha scoperto di essere diventato, per la Roma, un tifoso "qualsiasi". Per avere lo sconto, previsto fino a poco tempo fa, lui dovrebbe stare per forza sulla sedia a rotelle e avere vicino qualcuno che gli presti un'assistenza continua. 
 
Emanuele ha raccontato la sua vicenda ai microfoni di Radio Cusano Campus: "Dall'età di 14 anni sono andato allo stadio con biglietti per invalidi al 100% con accompagnatore. All'ultimo Roma-Milan sono andato allo Stadio Olimpico a vedere la partita e il giorno dopo ho chiamato Trigoria che offre il servizio di ticketing via telefonica e gli stessi operatori che mi fecero il biglietto per Roma-Milan, mi hanno detto che non potevano farmi il biglietto per la partita successiva perché secondo loro non ero più disabile". 

"Adesso la Roma dà i biglietti solo a chi sta su sedia a rotelle o che per certificato ha necessità di assistenza continua. Io per fortuna cammino e loro me ne fanno una colpa. Ho parlato con vari operatori e tutti mi hanno detto che per avere i biglietti io dovevo andare allo stadio in carrozzina e mi hanno anche detto: 'Se la carrozzina non ce l'hai noleggiala'. Mi sono rivolto ad un avvocato. - ha spiegato Emanuele - Questa situazione deve finire, non solo per me, ma per tutte le persone disabili che hanno avuto il mio stesso problema. Alcuni mi hanno detto che con altre società di calcio, come la Juventus, questo problema non c'è. Già mi era successa anni fa questa storia. C'era il presidente Sensi, che intervenne personalmente e mi regalò un abbonamento per scusarsi dell'accaduto".


 

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