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Ballardini contro tutti: "Pandev? Non furono mantenuti i patti. Zarate? All’Inter troverà veri leader"

L'allenatore di Ravenna non le manda a dire: "Il mercato della Lazio? Serve per sopravvivere nulla di più. Non c'è un'idea dirigenziale forte. Totti? La Roma deve gestirlo in modo diverso"

"La Lazio in questo mercato ha preso giocatori importanti ma vecchi. E’ una maniera per sopravvivere bene, nulla di più. Giocatori di esperienza, ma non c’è un’idea dirigenziale forte", sono le parole di Davide Ballardini ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, durante la trasmissione ‘C’è calcio per te’. L’allenatore di Ravenna, rimanendo in casa Lazio e, ricordando la sua esperienza biancoceleste, non le manda a dire: "La gestione del caso Pandev? Il mio errore è stato fatto in partenza, perché ho condiviso una linea tecnico-societaria. C’erano accordi ben precisi sulla sostituzione del giocatore ma non sono stati mantenuti i patti. Questo sbaglio me lo sono portato dietro e ho pagato. Tempo fa si disse che fossi l’uomo giusto al momento sbagliato. Quando c’ero io non si fece mercato, avevamo una rosa inadeguata e in più c’erano i problemi grandi di Pandev e Ledesma. A gennaio si fece il mercato con 5-6 giocatori, poi la Lazio uscì dall’Europa League e con una rosa più ampia riuscì a salvarsi in campionato, ma i problemi erano a monte".

Ballardini si esprime poi su un altro caso che ha scosso l’ambiente Lazio: "Zarate ultimamente dava il peggio di se, un pò per colpa dell’ambiente, un pò per colpa della società un pò per colpa della squadra. Doveva cambiare aria per il bene suo e della Lazio. Ha grandi qualità tecniche, se le mette a servizio dei compagni diventerà un giocatore che poche squadre avranno. Deve essere più continuo e più serio, dentro e fuori il campo. Zarate per rendere deve riconoscere sopra di sé un leader positivo ma se non ci sono intorno a lui guide chiare difficilmente rende, come è successo ultimamente alla Lazio. All’Inter ci sono leader chiari e veri, lì renderà al meglio".

Non solo Lazio però, perché anche la Roma ha vissuto un’estate difficile. "Totti è un giocatore straordinario, integro e la Roma è Totti ma non me la sento di giudicare il caso. Sicuramente non possono fare a meno di un giocatore importante come lui. Gli spagnoli – continua Ballardini - dicono che il modello Barcellona sia poco esportabile ed hanno ragione. Luis Enrique sta lavorando ma sembra avere grandi difficoltà tecniche e ambientali. Bisogna lasciar tranquilli tutti, allenatore, ambiente e giocatori". L’ex tecnico di Cagliari, Lazio e Genoa chiude con una panoramica sul calcio italiano: "Il nostro movimento si è fermato, la prova è che i nostri allenatori quando hanno una richiesta all’estero vanno via. I tornei tedeschi, spagnoli e inglesi sono più affascinanti. In Italia, hanno molta influenza i media e i presidenti-manager mentre noi allenatori non abbiamo la forza necessaria per incidere tecnicamente sul movimento calcio".

 

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