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Ecco chi è Aurelio Andreazzoli, il nuovo allenatore della Roma

Il 59enne tecnico di Massa Carrara è nello staff giallorosso dal 2005, gestione Spalletti. Dovrebbe guidare la squadra 'temporaneamente'

Il nuovo tecnico della Roma finora era più famoso per il nome che per il suo cognome. Infatti il numero che Taddei mostrò durante una partita di Champions contro l'Olympiakos fu ribattezzato 'Aurelio', proprio in onore di Andreazzoli. Battute a parte, il nuovo allenatore giallorosso era un nome che da giorni circolava per prendere il posto di Zdenek Zeman. A meritargli la nomination il suo profilo da uomo di società, apprezzato dai giocatori e capace di 'assecondare' le difficoltà che uno spogliatoio giallorosso può presentare.

BALDINI - Così il DG Baldini: "Abbiamo fatto le nostre valutazione ed è stato deciso di affidare la squadra ad Andreazzoli che ha la nostra fiducia. Conosce i giocatori e questa è la decisione migliore da prendere in questo momento. Abbiamo parlato con tutto il management, è un atto di responsabilità questo che mi ha affidato la società. Zeman è stato sfortunato ma questa stagione non finirà così". Andreazzoli fino a giugno quindi. Conosciamolo meglio quindi.

CHI E' - Nato a Massa Carrara il 5 novembre 1953, Andreazzoli è presente nello staff giallorosso fin dai tempi di Spalletti, con il quale condivise anche l'avventura all'Udinese. In particolare nell'affiancare il mister di Certaldo, Andreazzoli era l'uomo che studiava gli avversari, fornendo schede dettagliate a Spalletti. Nella Roma affiancò anche Montella e Luis Enrique, facendo da 'balia' al primo e da punto di riferimento romano per il secondo. Anche durante il periodo Zeman ha avuto un ruolo: in particolare si è occupato di mantenere la forma dei giocatori, vedi Borriello, che non trovavano squadra.

LA CARRIERA - La sua carriera è di livello medio basso. L'inizio è di parecchi anni orsono in seconda categoria come allenatore nell'Ortonovese. Il decollo come mister nelle giovanili della Fiorentina.  Poi la sfortunata esperienza in C1 sulla panchina della Massese nella stagione 1995/1996 e l'inizio dell'avventura assieme a Spalletti, con il quale era diventato amico durante il supercorso a Coverciano.  Nel 2003 l'ex tecnico dell'Empoli invita Andreazzoli a seguirlo ad Udine, dove raccolgono grandi soddisfazioni prima del loro trasferimento nella capitale. Inventano un nuovo schema di gioco che trasforma i giallorossi in una corazzata.

IL MODULO - In tanti si chiedono ora: come giocherà la Roma? Andreazzoli, da stretto collaboratore di Spalletti, è un seguace del modulo che ha fatto grande quella squadra. Spazio quindi al 4-2-3-1, modulo che ha interpreti già scritti. In porta verosimilmente Goicochea lascerà il posto a Stekelenburg. In difesa da destra a sinistra poche sorprese: Piris, Castan, Marquinhos e Balzaretti con Torosidis e Burdisso come alternative. A centrocampo torna al centro del progetto De Rossi. A fare il Pizarro della situazione potrebbe essere chiamato Pjanic che in nazionale ricopre proprio quel ruolo. I tre trequartisti potrebbero quindi essere, da destra a sinistra, Lamela-Totti e Florenzi. Il centrocampista ex Crotone infatti in Calabria ha giocato proprio in quel ruolo. In attacco spazio ad Osvaldo. Bradley, Tachtsidis e Marquinho, con la loro duttilità possono rappresentare valide alternative. In attacco spazio al ballottaggio Osvaldo - Destro.

Una Roma quadrata, o almeno così sembra, in cui la responsabilità ora è tutta dei calciatori. Senza Zeman ora non hanno più scuse.

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