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Martedì, 16 Aprile 2024
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Roma, Baldini si espone: ecco perché rimarrà Luis Enrique

Una selva di fischi ha accompagnato la Roma contro il Napoli. Unica deroga, con applausi per capitan Totti. E dalla curva è stato issato uno striscione con la scritta "Luis vattene". Il sogno di Baldini è Guardiola

La Roma stenta, il pubblico rumoreggia e contesta, la classifica piange e il tecnico non convince. Visto così sembrerebbe già scritto il futuro di Luis Enrique invece le cose sono più complicate di quanto appaiono. Il tecnico asturiano, nonostante qualche pausa di troppo, piace alla dirigenza giallorossa e le parole del direttore generale Franco Baldini non sono di circostanza: "Luis Enrique è il nostro allenatore, merita di avere questa squadra e almeno un'altra stagione per dimostrare di avere certi valori. Come ha messo in campo la squadra nel primo tempo con la poca serenità che c'è in questi giorni ha dimostrato che ha un'idea di gioco. Lo proteggiamo perchè lo merita". Parole chiare quelle di Baldini che sanno di riconferma anche perché il dg romanista ha fatto capire che se il progetto giallorosso dovesse fallire sarebbe lui il primo ad andarsene. Insomma non è solo una questione che riguarda l'allenatore ma è in ballo il futuro prossimo della Roma. 

L'idea della dirigenza di Trigoria è quella di tenere sulla panchina un'altra stagione Luis Enrique sperando che il suo progetto tattico e la sua mentalità attecchiscano di più, fare poi un mercato all'altezza, rinforzare la squadra, lavorare sulle infrastrutture per fare il definitivo salto di qualità nella stagione 2013-2014 quando, tra due anni, secondo Franco Baldini e Walter Sabatini la Roma sarà nuovamente una potenza del calcio italiano per poi affidare la panchina ad un condottiero preparato come Pep Guardiola che si è preso un anno sabbatico dal Barcellona e dal calcio e che rappresenta il vero e proprio sogno del dg Baldini. Chi può far saltare il banco, però, è proprio Luis Enrique indeciso se restare o meno: il suo modo di lavorare è apprezzato, il gioco meno. C'è una bella differenza. 

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