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Fiorentina-Lazio 1-2: Chiesa risponde a Correa, ma poi decide Immobile

Il capocannoniere del campionato trova il colpo di testa vincente nel finale, mentre Caicedo sbaglia un rigore nei minuti di recupero. La Fiorentina va ko e finisce in 10 uomini

Il posticipo serale della nona giornata di Serie A tra Fiorentina e Lazio finisce 1-2. Immobile, raggiungendo quota 10 gol in campionato, sfrutta al meglio l'unica vera occasione personale e di testa e realizza la rete che serve ai suoi per vincere. Nel primo tempo Chiesa aveva risposto al vantaggio iniziale firmato da Correa

Nei minuti di recupero viene assegnato un calcio di rigore alla Lazio per fallo di mano in area di Ranieri già ammonito e quindi espulso. Caicedo si presenta dagli 11 metri, ma Dragowski para e gli nega la gioia del gol.

Entrambe le squadre, a fine gara, hanno da ridire all'arbitro: la Lazio per un mancato rigore nel primo tempo (fallo di Caceres su Lazzari); la Fiorentina per un presunto fallo di Lukaku sull'azione che ha preceduto quella del gol di Immobile.

Primo Tempo: tanta Lazio, ma Chiesa risponde a Correa

Al 4' subito viva la Fiorentina con una conclusione di Castrovilli dal limite che finisce fuori di poco. È invece il 15' quando Ribery serve Chiesa che stoppa e conclude, ma Strakosha è attento e blocca in due tempi. Al 13' contatto dubbio in area Viola tra Caceres e Lazzari: il difensore della Fiorentina spinge l'esterno biancoceleste, ma l'arbitro non interviene ed il Var neanche. Al 19' Immobile sfrutta un tacco di Luis Alberto per scagliare la palla in rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il vantaggio biancoceleste arriva al 22', grazie ad un contropiede finalizzato da Correa, che supera Dragowski e realizza lo 0-1. Due minuti dopo ancora pericoloso il Tucu, ma al 27' ecco il pareggio della Fiorentina. Ribery si libera sulla sinistra, mette al centro e Chiesa batte Strakosha sul primo palo. Al minuto 38 la prima sostituzione della gara: esce Caceres per infortunio, dentro Ranieri.

Arrivano anche i primi cartellini gialli della gara: al 41' è proprio Ranieri a guadagnarlo per gioco pericoloso su Lulic; al 43' ammonito Luis Alberto per un intervento in ritardo su Chiesa; nel primo minuto dei tre di recupero del primo tempo anche Lulic viene ammonito per un fallo su Pulgar.

Secondo Tempo: Partita bloccata? Ci pensa Ciro

Al 53' Lulic spazza l'area biancoceleste in scivolata da una palla pericolosa messa in mezzo da Dalbert. Un minuto dopo primo cambio per Inzaghi: dentro Parolo, fuori Milinkovic. Al 59' al termine di un'azione avvolgente della Lazio Dragowski vola e smanaccia via una pericolosa conlcusione di Lulic dalla distanza. Secondo cambio per entrambe le squadre al 61': per la Viola Lirola esce per infortunio, dentro Sottil; nella Lazio fuori Lulic per Lukaku. Al 65' Ribery recupera un pallone all'interno dell'area avversaria, si coordina e calcia, ma fuori. Castrovilli al minuto 68 va acercare ed ottiene un cartellino giallo per una scivolata da dietro ai danni di Lucas Leiva. Al 73' Correa conquista un calcio di punizione da ottima posizione: Pulgar, autore della scivolata scomposta, viene ammonito. Prima della punizione (poi calciata fuori da Luis Alberto), terzo cambio della Fiorentina: fuori un "sorpreso" Ribery, dentro Boateng.

Al 79' finiscono i cambi: fuori Correa, dentro Caicedo, mentre Castrovilli porva a sorprendere Strakosha, non riuscendoci. Minuto 84: Milenkovic rovina su Immobile senza essere ammonito e la punizione seguente di Luis Alberto viene facilmente bloccata dal portiere della Fiorentina. Ciro Immobile sfrutta al meglio una delle poche occasioni avute e al minuto 89 su cross di Lukaku porta in vantaggio la Lazio, realizzando l'1-2. Interviene il Var per un presunto fallo di Lukaku su Pulgar sull'azione precedente. Grandi proteste Viola, Pezzella viene ammonito, ma il gol è convalidato. Al quarto minuto dei 5 di recupero ammonito anche Parolo per un fallo su Chiesa. Al quinto invece viene assegnato un rigore alla Lazio per un fallo di mano di Ranieri nella sua area. Il giocatore, già ammonito, viene espulso. Dagli 11 metri ci va Caicedo, che si lascia ipnotizzare da Dragowski che para e gli nega la gioia del gol.

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