Giubileo, buona la prima: pochi pellegrini in piazza. Roma regge, i commercianti si lamentano
Ad aiutare la buona figura della Capitale ci ha pensato il numero dei pellegrini, nettamente inferiore rispetto alle attese. E da parte dei commercianti della zona del Vaticano, rimasti aperti anche di notte, non sono mancate le lamentele
Prima mattinata senza intoppi per il Giubileo. C'era attesa per il primo grande evento dell'anno santo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Roma aveva gli occhi di tutti puntati addosso. Tutto il mondo guardava alla Capitale italiana. Tutti gli italiani, e soprattutto i romani, tremavano al sol pensiero della folla di pellegrini incrociata ai disagi della città. Tutto però, in questa prima mattinata, è filato via senza intoppi. Sicurezza, trasporti, accoglienza, tutto liscio, anche troppo secondo qualcuno. Già perché ad aiutare la buona figura della Capitale ci ha pensato il numero dei pellegrini, nettamente inferiore rispetto alle attese. E da parte dei commercianti della zona del Vaticano, rimasti aperti anche di notte, non sono mancate le lamentele.
Che non ci sarebbe stata la folla delle precedenti occasioni si sapeva da tempo. Che le 800.000 presenze per la santificazione dei due Papi sarebbero rimaste un dolce ricordo era una certezza. In pochi però si aspettavano presenze simili a quelle di una normale domenica. In piazza san Pietro oggi si contavano tra le 40.000 e le 45.000 presenze. Nessuna calca, nessuna ressa, nessuna fila infinita. Nell'area centrale molto spazio per camminare. Tra il colonnato e i posti a sedere almeno 50 metri di vuoto. Via della Conciliazione, che per molti eventi papali diventa una prosecuzione della piazza, era vuota. A riempirla, durante la cerimonia, solo transenne e poliziotti, gli stessi che dalle 6.30 hanno tenuto ordinate le file.
Nessun super lavoro. Le file si sono mosse tranquillamente. I tempi di attesa per raggiungere il posto centrale non hanno quasi mai superato l'ora di tempo. Il tutto nonostante minuziosi controlli. Almeno quattro i varchi da superare lungo il colonnato tutti muniti di metal detector. Prima vari filtraggi dai quali si usciva senza problemi. Tutto liscio insomma. "Pure troppo guardi", racconta un commerciante di Borgo Pio. "Stanotte se semo girati i pollici", afferma simpaticamente. Qui infatti per eventi di questo tipo l'abitudine è quella di restare aperti per fare affari con i pellegrini che scelgono di passare la notte all'aperto.
Accadde nell'aprile 2014 per la canonizzazione dei due Papi quando gente da tutto il mondo dormì all'aperto, trovando viveri proprio da bar, forni e alimentari della zona. "Stranieri? E chi li ha visti?", racconta un'altra signora. "Stiamo lavorando come fosse una normale domenica".
A renderla speciale lo spiegamento di forze. Oltre 2000, tra polizia e carabinieri gli uomini presenti, 600 i vigili in campo e poi protezione civile, croce rossa, volontari di diverse associazioni. Tutti a muoversi in una sorta di zona rossa che questa notte agli occhi di tanti appariva spettrale. "Hanno rimosso tutte le auto stanotte", racconta una residente. "Sono tornata a casa tardi e tutto sembrava spettrale, silenzioso, una cosa anche quella da raccontare".
L'alba non ha mosso più di tanto le acque. Da Termini, con metro A o con gli autobus, i pellegrini sono giunti senza problemi, senza le resse e i carri bestiamo che contraddistinguono le normali giornate dei romani. Nessuno stop della metro, nessuna fermata bloccata. Per la canonizzazione l'afflusso di pellegrini all'alba costrinse a chiudere la fermata Ottaviano, con i viaggiatori scaricati a Lepanto. Nulla di ciò è accaduto, anzi. Si viaggiava meglio degli altri giorni.
Regolare anche il deflusso. In poco meno di un'ora la piazza si è svuotata. Nessun problema, nessun allarme. Tutto liscio. Pure troppo. Nel pomeriggio a piazza di Spagna il secondo round della giornata.
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