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Amatriciana

L’amatriciana migliore? A casa Ruschioni!

Il ‘re della griglia’ Michele Ruschioni organizza, con la moglie Daniela, eventi privati a casa sua a base di Amatriciana, giudicata dal popolo di #aromacipiace tra le migliori di Roma

Quante volte avete detto: “La migliore amatriciana di Roma si mangia a  casa mia”? Se lo avete pensato e ripetuto spesso, allora, forse siete pronti anche voi, come Mik e Dani , per un’esperienza di Home Restaurant.

Nato come esperimento di social eating, l’Home Restaurant è ormai un fenomeno affermato. La formula è semplice: mettere a disposizione la casa per far degustare un menu tradizionale e condividere con ospiti, spesso conosciuti sui social network,  un’esperienza gastronomica ‘di famiglia’. 

“Fino ad aprile c’era un vuoto normativo  - ci spiega Michele -  ma poi è intervenuto il Ministero dello Sviluppo Economico indirizzando i Comuni a regolamentare il fenomeno e, in sintesi, ad equipararlo ad un vero ristorante, con tutti gli obblighi derivanti; il Comune di Roma si è adeguato, di fatto uccidendo il fenomeno come esperimento sociale”. Ma Michele è un giornalista e Daniela una piccola imprenditrice turistica e non volevano aprire un ristorante! “L’Home Restaurant di Mik e Dani non è e non vuol essere un ristorante. Noi facciamo eventi tra privati, amici incontrati alla vecchia maniera ma anche tramite i social. Il concetto di amicizia viene rivoluzionato e valorizzato. Non si paga il conto, ma si dà un contributo alla spesa. Ognuno mette quello che pensa sia adeguato in un salvadanaio”. 

Eventi speciali e riservati per 10/12 persone, quindi, si tengono a casa Ruschioni a base di fettuccine all’amatriciana e altri piatti tipici della tradizione romana. “L’amatriciana è decisamente il piatto più richiesto, da romani e non. La qualità è alta perché noi accendiamo i fornelli solo occasionalmente e possiamo permetterci i miglior prodotti. Le fettuccine sono fatte in casa da mia madre, usiamo solo pomodoro Mutti, il migliore, e guanciale di Norcia. Il sapore del guanciale si deve sentire, perciò non sfumiamo con il vino ma solo con un po’ d’acqua. Però la cipolla io la metto,  perché addolcisce il sugo”. 

E il pecorino?  “Romano, ovviamente, anche questo di ottima qualità perché i numeri dei nostri ospiti sono limitati e possiamo quindi concederci il lusso di buttare un bel pugno di pecorino nel sugo prima dell’amalgamatura della pasta per creare una salsa ancora più gustosa”.

Se puntate quindi ad un’esperienza diversa dal solito, amate la cucina romana non rivisitata “fedele alla tradizione e senza ghirigori alla Masterchef” il primo passo è richiedere un posto per uno degli eventi privati organizzati e si sarà accolti in una casa con terrazza in zona Porta Pia dai padroni di casa. Nel menu si potrà scegliere tra una cinquina di primi della tradizione romana e secondi tipici, come l’abbacchio alla scottadito e il baccalà. I dolci sono fatti in casa e come le pasta sono di pertinenza della mamma.

La cucina romana è una vera  passione per la famiglia ma Michele ha un altro bruciante amore, e nel vero senso della parola, che mette in gioco spesso anche all’Home Restaurant: il barbecue. “Ho fondato e dirigo un portale specializzato dedicato ai grigliatori: braciamiancora.com”. Michele modera una affollata comunità di onnivori e realizza tutorial su come grigliare qualunque tipo di carne. È un vero re della griglia e, effettivamente, si presentò per i provini della trasmissione andata in onda su DMax e condotta da Chef Rubio, “ma non mi presero, dissero che non avevo la faccia da grigliatore”. Secondo noi Chef Rubio lo andrà a trovare presto per scusarsi.

A Casa Ruschioni

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