Via di valle Aurelia e l'isolamento dei residenti
Sabato 6 settembre la Polizia Locale di Roma Capitale - allertata dagli autisti della linea 495 dell'Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma - provvide immediatamente a chiudere al traffico veicolare e pedonale via di Valle Aurelia, all'altezza del bivio con via Cesare De Fabritiis, in seguito all'improvvisa caduta di un grosso ramo sulla carreggiata. Giovedì 11 settembre, nel pomeriggio, l'Assessore si è recato sul posto per assistere al sopralluogo da parte degli "esperti", che sono addivenuti alla decisione di abbattere ben due alberi - tigli secolari sinora rigogliosamente cresciuti ai lati della strada e, a quanto pare, improvvisamente "morti" - e hanno comunicato alla cittadinanza che tale intervento dovrebbe avvenire lunedì 15. Poche ore dopo si è aperta una voragine nel primo tratto di via De Fabritiis: gli Agenti della Polizia Locale, hanno stabilito - su consiglio dei Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti - l'immediata chiusura dell'unica rampa di accesso rimasta percorribile per raggiungere il "Complesso Residenziale Ciardi". Esso infatti, checchè ne dicano le mappe stradali a nostra/vostra disposizione, da oltre vent'anni non era più raggiungibile dal tratto superiore di via Cesare De Fabritiis poiché il Consorzio privato costituito dai residenti nelle palazzine che quivi si affacciano a suo tempo determinò la chiusura al pubblico della strada privata loro spettante. Non ci si lasci trarre in inganno nemmeno dalle cartine che riportano una lunga via di Valle Aurelia che si sviluppa tra Largo Damiano Chiesa (in realtà la strada si interrompe per qualche centinaio di metri, occupati fino a una ventina di anni fa da un campo di calcio e successivamente da un campo nomadi abusivo) e via Baldo degli Ubaldi (ma qui in realtà la strada non ha sbocchi poichè vi è stata costruita qualche anno fa la stazione della Linea A della Metropolitana). I residenti del suddetto Complesso abitativo sono dunque isolati dal resto della città e non sono raggiungibili dai mezzi di trasporto pubblico, che ormai non vanno oltre la fine di viale di Valle Aurelia, soccorso né dai mezzi di soccorso. Essi stanno probabilmente pagando lo scotto di essersi rifiutati di lasciar costruire un parcheggio e un centro commerciale alle pendici di Monte Ciocci per proteggere l'angolo di verde di quest'oasi di tranquillità che fa parte del Parco Regionale Urbano del Pineto. Inquietante la concomitanza di questi eventi con l'improvvisa morte di un altro albero secolare, le cui radici garantivano che la collina argillosa non franasse definitivamente sotto le piogge copiose e frequenti di quest'anno, che si trova ancora sul tratto di via De Fabritiis che insiste su via di Valle Aurelia e con gli incendi boschivi che nelle estati degli ultimi anni diventano ogni anno più frequenti. A pensar male, diceva Giulio Andreotti, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca...