Via di Selva Candida presto pulita e sicura
Non so se vi è mai capitato di trovarvi a Piazza San Pietro o lungo via dei Fori Imperiali e di cogliere lo stupore e la meraviglia di chi per la prima volta vede dal vivo la Cupola di Michelangelo o il Colosseo. Di fronte a quello stupore si prova una sorta di incomprensione perché noi, che pure vediamo lo stesso spettacolo, non proviamo gli stessi sentimenti: siamo assuefatti a quella bellezza, abituati alla meraviglia che è diventata per i nostri occhi "normale visione". Eppure se abbiamo la pazienza di dedicare un solo momento in più a quell'osservazione, avremmo la possibilità di scoprire particolari a cui finora non abbiamo fatto caso e lo stupore ritornerebbe anche nei nostri occhi.
Lo stesso discorso vale anche al contrario, ovvero per la bruttezza. Chi vive nella periferia di Roma si è assuefatto al degrado, alla sporcizia, alle strade mal fatte, alla mancanza di marciapiedi e di servizi, al paesaggio che annienta l'essere umano e i suoi bisogni prioritari come solo l'abusivismo edilizio è riuscito a realizzare con enorme maestria.
Lo sforzo necessario però è quello di non cedere all'abrutimento. Non accettare più ad esempio che una strada come via di Selva Candida, zona Roma Nord, possa non essere pulita tanto che lungo i bordi hanno avuto il tempo e l'agio per crescere addirittura degli alberi. Non è normale non provvedere alla potatura di piante che ormai oscurano l'illuminazione pubblica; non è normale dover camminare lungo la strada praticamente all'interno della carreggiata senza nemmeno la sicurezza di un parapedonale.
Finalmente, grazie all'interessamento fattivo per il territorio del Comitato Selva Candida, le istituzioni del Municipio XIV rappresentate in modo particolare dall'Assessore ai lavori pubblici Alessio Cecera e dal Vicepresidente Ivan Errani hanno programmato tra il mese di dicembre e l'inizio del nuovo anno, una grande opera di bonifica di via di Selva Candida, unico sbocco viario per un quartiere che ormai conta circa 40.000 abitanti.
Ci sono già stati alcuni sopralluoghi con professionisti agronomi per coordinare e organizzare al meglio il lavoro. Presto, vincendo ogni possibile incredulità, il nostro sguardo proverà lo stupore di una "visione straordinaria".
Ida Dragonetti