Selva Candida: una doccia? Dipende dal giorno e dall’ora
Dopo i trasporti pubblici inefficienti e la viabilità inesistente che rendono la quotidianità di coloro che vivono a Selva Candida difficile e alienante ora si aggiungere con una certa drammaticità anche il problema della bassa pressione dell’acqua.
Dallo scorso febbraio (è passato quasi un anno) dalle ore 7,00 alle ore 10,00 e dalle 19,00 alle 22,00 - e di domenica le fasce orarie in cui c’è il disservizio sono più ampie - non è possibile fare una doccia o usare lavastoviglie e lavatrici.
Alcuni residenti per esasperazione hanno provveduto a loro spese a dotare i propri condomini di autoclavi.
E’ evidente che la quantità d’acqua destinata - se così si può dire - a Selva Candida è insufficiente per la popolazione che abita nel quartiere, così appena un numero consistente di persone ha bisogno di acqua nello stesso momento, il flusso è talmente flebile da non consentire ad esempio alle caldaie di avviarsi e quindi erogare l'acqua calda.
Nonostante le numerose segnalazioni ad ACEA ATO2, soprattutto la scorsa estate, da parte di singoli cittadini, del Municipio XIV e del Comitato Selva Candida, non ci sono state risposte, così non si riesce a capire se in effetti è proprio un problema di quantità d’acqua insufficiente o se invece ci sono danni in zona alle tubazioni dell’acquedotto.
Proprio in questi giorni Messina per il danneggiamento dell’acquedotto è rimasta a secco. Dobbiamo aspettarci progressivamente una cosa simile anche a Selva Candida?
Intanto il Comitato Selva Candida, dopo aver verificato che il problema continua a sussistere in varie strade del quartiere, ha inviato lo scorso 6 novembre una nuova richiesta di intervento al Prefetto di Roma Gabrielli, al Commissario Prefettizio Tronca, al Presidente del XIV Municipio Barletta e al responsabile di ACEA ATO2 Saccani.
Scrivono Ludovico Baccelloni (Presidente del Comitato Selva Candida) e Luigi Cattivelli (Vicepresidente) “per noi è inspiegabile la criticità se non altro perché a distanza di mesi nessun ente preposto alla risoluzione ha risolto, o in atto la risoluzione, o reso edotti noi residenti sulla risoluzione, abbiamo diritto di conoscere se esiste la volontà, la possibilità, a risolvere la criticità e considerare il carattere d’urgenza visto l’approssimarsi della stagione fredda l’acqua calda per la doccia e non solo è importante per gli adulti e per i tanti bambini che la mattina si recano a scuola e molti di loro nei festivi nella mattina svolgono attività sportive e ricreative.”
SOS lanciato!