Selva Candida: niente di nuovo sul fronte Casorezzo-Sperani
Il 6 febbraio 2020 la Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale ha affrontato il tema “Collegamento via Casorezzo-via Sperani”, un’opera inserita nel PRU Palmarola-Selva Candida del quale si parla dal 2004. Leggiamo nel verbale https://www.comune.roma.it/servizi2/deliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=Q1BW&par2=MzI2Mw== che, affinché sia possibile emanare il bando dei lavori, è necessario almeno un altro anno. Restano da espropriare una quindicina di particelle e le procedure sono complesse. Tra l’altro il nuovo progetto definitivo deve essere ancora approvato dall’Assemblea Capitolina. Il progetto approvato nel 2013 è stato modificato poiché sembra fosse necessario inserire una pista ciclabile. Dal verbale emerge che il lavoro è fortemente rallentato perché non c’è un’adeguata comunicazione tra i vari uffici di Roma Capitale e quelli del Municipio XIV. Ma leggiamo anche che senza il collegamento Casorezzo-Sperani neppure il Piano di Recupero urbano privato “Selva Candida”, può essere realizzato. Nel verbale è riportato che “la situazione è al collasso e la buona amministrazione è fare le cose in tempi giusti cioè prima il collegamento viario in argomento e poi le opere di urbanizzazione”. Immaginiamo che anche le altre opere viarie legate al PRU privato Selva Candida siano di fatto sospese, poiché la loro realizzazione è affidata appunto a un’azienda privata. E questa, se da un lato non può avere certezza della realizzazione della parte residenziale del piano, non può avere alcun interesse a investire capitali per la viabilità del quadrante Selva Candida. Sì, una buona amministrazione fa le cose in tempi giusti. A due anni e mezzo dal processo partecipativo (23 gennaio 2018) dedicato a questo piano di recupero urbano che dava per “imminente” la partenza delle opere viarie a Selva Candida non si è visto ancora nulla di concreto. Ma almeno si abbia la cortesia di dire la verità ai cittadini.