Ostia, siamo noi...
Gentile Direttore, buon giorno. Ho 50 anni, vivo dall'età di 3 anni ad Ostia, la "mafiosa"Ostia. Vi scrivo, e forse come me in tanti, da cittadino indignato per quanto accaduto al giornalista Daniele Piervincenzi e al cameraman Edoardo Anselmi. Sono anche un giornalista da quasi 30 anni, e forse anche per questo mi sento ancora più colpito nel cuore e nell'anima. Ho scritto questa sorta di poesia-lettera aperta alla famiglia Spada, e la dedico in particolare ai due colleghi aggrediti. Ostia, siamo noi... "Non siamo Spada, né del clan dei Fasciani, ma una semplice comunità di onesti cittadini italiani. Non desideriamo guerre, né droga o violenza. Vogliamo solo la pace, la consideriamo la nostra stessa essenza. Picchiate, spacciate, minacciate. Ma non riuscirete ad intimorirci con le vostre testate. Amiamo il mare, il sole e quell'inebriante profumo di brezza marina. Per questo vi diciamo con forza che non indietrereggeremo un centimetro, finché non sarà fatta giustizia. Affinché OSTIA possa tornare a risplendere come una volta, quando era una serena e incorrotta cittadina." Con stima. Roberto Filibeck